Costano poco più di sei euro le pizze servite da una pizzeria a Colonia, in Germania. Tutto normale se non fosse per i nomi. “Pizza Riina”, “Pizza Cosa Nostra”, ecc.
La pizzeria si chiama “Mafiosi” e reca nel suo logo l’immagine de “Il Padrino” ed ha una “gemella” a Vienna, in Austria. Ma non sono le prime e nè le uniche. Anche in altre città tedesche ci sono pizzerie di questo genere. A raccontare questo fenomeno all’Adnkronos è Sandro Mattioli, Presidente dell’associazione tedesca ‘Mafia Nein Danke’ (Mafia no grazie), che da anni si batte contro la criminalità organizzata ma anche contro le pizzerie che hanno nomi con riferimenti a Cosa Nostra.
“Bisogna distinguere intanto tra i ristoranti che sono gestiti da italiani o da tedeschi… – racconta – Abbiamo notato che l’uso di queste parole avviene sia in ambito italiano che tedesco, ma il significato è ben diverso. Perché se un italiano usa il nome del boss Riina per una pizza vuol dire qualcosa di completamente diverso rispetto all’uso che ne fa un tedesco. Perché i tedeschi fondamentalmente sono ignoranti in materia. C’è meno consapevolezza”.
“Una pizzeria che si chiama ‘Mafiosi’ andrebbe boicottata, – continua – ma il fatto che ci siano tutti questi ristoranti dimostra che la nostra speranza di boicottare questi posti non funziona”.
“Non è una novità, – racconta all’Adnkronos, la giornalista freelance Cristina Giordano – ma sorprende sempre trovare in Germania ristoranti e pizzerie che usano ancora la mafia come elemento folkloristico. Qui la mafia è ancora troppo spesso percepita come fatto ‘di colore’, o ‘cinematografico’. Nell’immaginario collettivo di chi si affida a queste folli scelte di marketing, sembra prevalere il volto di Marlon Brando ne ‘Il padrino’ che i sei corpi uccisi nella strage di Duisburg… Se dal punto di vista della lotta alla criminalità organizzata la Germania ha fatto passi in avanti, anche nella stessa collaborazione tra le forze di polizia italiane e tedesche, manca ancora troppo spesso la comprensione culturale del fenomeno mafioso”.