In Italia da inizio anno sono in costante aumento i femminicidi. L’ultimo riguarda Ornella, una giovane mamma che è stata uccisa con diverse coltellate dal suo compagno. 14 in totale le donne uccise, soltanto nei primi mesi del 2021, per mano di chi pensavano le amasse.
Questa mattina i sanitari dell’Ospedale Cardarelli di Napoli si sono stretti in un momento di raccoglimento in memoria di Ornella. La donna infatti era arrivata in condizioni critiche sabato mattina e a nulla è valso l’intervento chirurgico d’urgenza per cercare di salvarla. Oggi gli stessi operatori sanitari hanno voluto omaggiarla con tulipani gialli e un lungo applauso. Un momento sentito che è avvenuto vicino la panchina rossa del Cardarelli.
Presente la direzione strategica, la senatrice Valeria Valente (presidente della Commissione Femminicidio) e la responsabile del centro antiviolenza Dafne, Elvira Reale. Queste le parole del direttore generale del Cardarelli Giuseppe Longo:
“Oggi ricordiamo a noi stessi che abbiamo una grande responsabilità nei confronti di tutte le donne. La violenza di genere è qualcosa di odioso, un dramma contro il quale dobbiamo continuare a spenderci con tutte le nostre energie. Sento forte il dovere di ringraziare tutte le nostre operatrici e i nostri operatori che da sempre mettono il cuore e l’anima, oltre alla loro professionalità, nell’affrontare situazioni così dure e delicate”.
Fondamentale è aiutare le donne a denunciare le aggressioni ed evitare che episodi simili possano ripetersi. Per farlo occorre educare sin dalla nascita le nuove generazioni. Come spiegato dalla senatrice Valeria Valente:
“Bisogna lavorare per fare in mondo che la violenza contro le donne non sia uno di quei temi sui quali continuare a piangere ogni volta che si consuma un delitto. Serve un deciso cambio di passo, la capacità di leggere la violenza per quella che è: un rapporto profondamente squilibrato tra uomini e donne. Dobbiamo essere capaci di non girare la testa dall’altro lato davanti a segnali che sono spesso molto evidenti, e questo vale per tutti. Bisogna credere alle donne fare un’attenta valutazione del rischio, solo così possiamo intervenire in tempo per evitare il peggio”.
Anche il Cardarelli è sempre pronto ad accogliere le richieste di aiuto delle donne affinché non avvengano più femminicidi come quelli di Ornella.
“Il nostro percorso rosa – hanno ricordato il direttore amministrativo Maria Maiorano e il direttore sanitario Giuseppe Russo – prende in carico ogni anno decine e decine di giovani donne che trovano così una via d’uscita dall’incubo. La violenza sulle donne è un tema verso il quale non intendiamo mollare di un centimetro, e anzi sono molto orgogliosa del lavoro che ogni giorno, ormai da anni, viene fatto da tutto il nostro personale nel prendersi cura di quante si affidano a noi. Così come sono fiera di poter dire che il nostro pronto soccorso, grazie al codice rosa, lavora con protocolli all’avanguardia studiati per proteggere le donne vittime di violenza. La morte di Ornella Pinto è qualcosa che ci ha colpito nel profondo, un monito in più che deve spingerci a fare sempre meglio. La nostra speranza è che un domani non debbano più esserci percorsi o codici rosa, che la parola femminicidio sparisca dal nostro vocabolario. Sino a quel momento, però, tutti noi saremo qui a combattere questa battaglia assieme alle donne che ci chiedono aiuto”.