Ci sono storie che vale la pena di vivere e di raccontare. Come quella di Aldo Spagnolis, di anni 104, che ha da poco subito un delicato intervento al cuore al “Pineta Grande Hospital” di Castel Volturno, sempre più eccellenza campana. A raccontare la storia è “La Stampa“, alla quale Aldo, classe 1917, spiega come sono andate le cose: “Mi ero appena messo al salvo dal covid, con la doppia dose di vaccino e già pregustavo lunghe passeggiate primaverili sul lungomare. Poi il cuore ha iniziato a fare capricci, e non per amore. E allora ho deciso di sottopormi a un intervento chirurgico“.
Ed è stata la prima operazione chirurgica in oltre un secolo di vita per nonno Aldo, pensionato di Formia. Operato venerdì nell’unità coronarica del Pineta Grande Hospital a Castel Volturno, ventiquattro ore dopo l’intervento col qualche gli è stato impiantato un mini pacemaker, l’ultracentenario è già in perfetta forma fisica, e al massimo un altro paio di giorni farà pure rientro a casa.
Per l’equipe del primario Stefano Nardi l’intervento è da record, perché prima di nonno Aldo mai nessuna altro paziente al mondo era stato operato al cuore pochi mesi prima di compiere centoquattro anni. “Ma valutato il suo stato clinico e la condizione di salute in generale, stiamo parlando di un soggetto autonomo e senza alcun problema particolare – spiega il primario dell’unità coronarica del Pineta Grande – non abbiamo avuto alcuna esitazione, proprio per consentirgli di continuare a fare la vita che faceva prima. E la risposta post operatoria non ci ha smentito: è stata eccellente”.
La condizione di salute dell’ultracentenario di Formia ha meravigliato tutti nell’ospedale casertano. Tutti tranne i suoi parenti e lo stesso nonno Aldo Spagnolis. Non a caso, il pensionato ha rinnovato la patente di guida l’ultima volta nel 2019, a centodue anni. “Ma più che guidare amo pedalare. Lo faccio sulla cyclette che pratico almeno per mezz’ora al giorno, tutti i giorni della settimana, domeniche comprese. Qualche giorno faccio anche tre quarti d’ora. E adesso col cuore come quello di un giovanotto potrò farlo anche con un passo più veloce”.