L’Europa accusa AstraZeneca: nascoste 29 milioni di dosi in Italia da spedire a Londra
Mar 24, 2021 - Francesco Pipitone
AstraZeneca avrebbe nascosto in Italia 29 milioni di dosi di vaccino anti Covid, pronte per essere spedite in Gran Bretagna. A rivelare la notizia clamorosa è il quotidiano La Stampa, secondo cui le autorità italiane le avrebbero scoperte all’interno dello stabilimento Catalent di Anagni, in provincia di Frosinone, grazie ad una indagine avviata su segnalazione della Commissione Europea.
L’Unione Europea: ritardi di AstraZeneca per favorire Londra
Un fatto che – se confermato – rischia di deteriorare definitivamente i rapporti tra l’Unione Europea e l’azienda farmaceutica anglo svedese. Il numero di dosi nascoste, infatti, equivale quasi al doppio di quelle consegnate ad oggi agli stati membri (16,6 milioni), mentre nei giorni scorsi i vertici comunitari avevano sottolineato come soltanto con AstraZeneca fossero tantissime le difficoltà riscontrate nel far rispettare il contratto stipulato. Inoltre, a parte i forti ritardi nella consegna delle fiale, l’Europa aggiungeva come soltanto uno dei cinque impianti di produzione fosse attivo con tutte le ovvie conseguenze sulle consegne.
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Lo scontro a questo punto diventa ancora più evidente anche con la Gran Bretagna, verso cui l’Unione Europea era già sul punto di disporre il divieto di esportazione dei vaccini. Londra, infatti, avrebbe bisogno di quelle dosi per garantire la seconda somministrazione ai cittadini che aspettano il richiamo.
Attualmente sono due gli stabilimenti di AstraZeneca che producono i vaccini anti Covid sul suolo dell’Unione Europea: quello di Seneffe, in Belgio, e quello di Leida, in Olanda. Il secondo tuttavia non ha ancora avuto l’autorizzazione dell’EMA per la produzione di vaccini da distribuire tra i Paesi membri, ma nel frattempo l’azienda ha prodotto i vaccini che ad Anagni vengono infialati e dove si sono accumulati.
La Stampa, in merito alla mancata autorizzazione per lo stabilimento olandese, aggiunge che l’Unione Europea sospetterebbe un ritardo da parte di AstraZeneca nel fornire i dati ed i documenti necessari per creare un canale preferenziale con Londra e consegnare quindi le dosi prima agli inglesi.