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Covid, proteste a Napoli e in tutta Italia dei lavoratori dello spettacolo viaggiante

Tanti i settori messi in difficoltà dal Covid-19 e per questo, domani, a Napoli, si terrà una protesta dei lavoratori dei luna park, degli zoo e dei parchi acquatici, meglio conosciuti come lavoratori dello spettacolo viaggiante.

La categoria è stata duramente colpita dall’emergenza coronavirus e, come riporta Ansa, sta organizzando un flash mob e occupazioni pacifiche in tutta Italia. A rischio ci sono 20.000 lavoratori (di cui oltre 3.500 solo in Campania), impiegati in ben 5.000 imprese in Italia.

La manifestazione si terrà venerdì 26 marzo ed è stata indetta dall’ANESV, sigla dell’AGIS che tutela le imprese facenti parte di questo settore. Il flash mob partirà da Piazza Plebiscito e si estenderà in tutta la penisola: Venezia, Bari, Bologna, Torino, Cagliari, Milano, Firenze, Roma, Palermo, Perugia, Potenza.

A commentare il motivo della protesta è stato Diego Guida, tesoriere nazionale ANESV: “Irrilevanti gli aiuti, nessuna agevolazione fiscale, nessuna indicazione sulla possibile riapertura al pubblico. In gioco c’è il futuro di migliaia di piccole e grandi imprese che la pandemia ha costretto ad una serrata globale e che adesso si vedono costrette a scendere pacificamente in piazza per rivendicare i loro diritti.

Sull’argomento abbiamo inoltrato da tempo le nostre richieste alle Istituzioni e ci vediamo costretti a ribadirle nelle piazze, chiedendo ai nostri governanti di garantire sopra ogni cosa la possibilità, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, di farci tornare al nostro lavoro“.

Anche il presidente dell’Unione Agis Campania, Luigi Grispello, è intervenuto in merito alla protesta a Napoli e in tutta Italia dei lavoratori dello spettacolo viaggiante, come quelli dei luna park: “Sosteniamo le legittime rivendicazioni delle imprese dello spettacolo viaggiante e siamo certi che il valore, culturale, ludico e sociale, di tali strutture sarà riconosciuto e debitamente sostenuto dalle Istituzioni scongiurandone così l’inevitabile rovina e proteggendo migliaia di posti di lavoro“.