Tutta l’Italia è divisa tra la zona rossa e quella arancione, nessuna zona gialla fino al 30 aprile, come indicato nel prossimo decreto in vigore da dopo Pasqua. Proprio nelle vacanze della Settimana Santa le restrizioni saranno ancora più rigide con l’intero Paese che si tingerà di rosso per scoraggiare spostamenti e scampagnate varie. Tutto ciò però non può durare per sempre altrimenti, un’economia già a pezzi, rischierebbe di collassare e toccare il fondo. Per questo motivo – insieme ad una campagna vaccinale più rapida – si sta pensando a graduali riaperture nelle zone con minor rischio contagi.
Qualche giorno fa aleggiava l’ipotesi di una zona “giallo rafforzato“, misure che consentirebbero l’apertura di bar e ristoranti ma con orari ben limitati per evitare assembramenti in alcune fasce d’orario molto frequentate.
Come riferisce Open, niente al momento è stato definito con certezza ma, il Premier Draghi potrebbe convocare nelle prossime ore una nuova cabina di regia del governo per sciogliere i nodi in vista della riunione del Consiglio dei ministri, convocata per mercoledì alle 17.30.
Quello che invece appare certo è che si va verso la conferma della didattica a distanza al 50% per le scuole superiori nelle zone arancioni. Il nuovo decreto legge Covid, come noto, farà tornare in presenza in classe gli alunni fino alla prima media anche in zona rossa.
La line del Governo pare essere chiara: ridare aria e speranza ad un paese che da un anno a questa parte non ha mai visto la luce in fondo al tunnel se non nei mesi estivi in cui sembrava tutto finito. Proprio per non commettere lo stesso errore, nelle prossime settimana la campagna vaccinale dovrebbe subito una notevole scossa con l’arrivo anche sul mercato del vaccino monodose Johnson&Johnson.