Vaccino, AstraZeneca cambia nome in Vaxzevria: tra le avvertenze aggiunti i rari casi di trombosi
Mar 30, 2021 - Veronica Ronza
Il vaccino anti Covid
Il vaccino anti-covid finora conosciuto come AstraZeneca cambia nome diventando ‘Vaxzevria’. Lo scorso 25 marzo l’Ema ha approvato il cambio di denominazione a seguito della richiesta presentata dall’azienda farmaceutica in questione. Sul sito dell’ente è stato pubblicato anche il nuovo bugiardino del farmaco.
AstraZeneca cambia nome: si chiama vaccino Vaxzevria
In realtà finora il farmaco non aveva un vero e proprio nome e veniva indicato semplicemente facendo riferimento al nome dell’azienda produttrice. Di qui l’ufficializzazione del passaggio da AstraZeneca a Vaxzevria. All’interno del nuovo bugiardino, infatti, vengono delineate le caratteristiche del farmaco e specificata la sua denominazione.
All’interno del documento, tra gli effetti collaterali, vengono aggiunti anche i rari casi di trombosi riscontrati. Questi ultimi già confermati dall’Aifa che per consentire maggiori standard di sicurezza ha stilato un elenco dei sintomi ai quali prestare attenzione se avvertiti a seguito della somministrazione.
Tra le avvertenze speciali e precauzioni di impiego relative al vaccino Vaxzevria, l’Ema riporta i rischi di trombocitopenia e disturbi della coagulazione, chiarendo: “È stata osservata molto raramente una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnata da sanguinamento, in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria. Ciò include casi severi che si presentano come trombosi venosa, inclusi siti insoliti come trombosi del seno venoso cerebrale, trombosi della vena mesenterica e trombosi arteriosa, concomitante con trombocitopenia”.
“La maggior parte di questi casi si è verificata entro i primi-sette quattordici giorni successivi alla vaccinazione e si è verificata in donne di età inferiore ai 55 anni. Tuttavia ciò potrebbe riflettere l’aumento dell’uso del vaccino in questa popolazione. Alcuni casi hanno avuto esito fatale”.
Di qui l’invito rivolto agli operatori sanitari di prestare attenzione ai segnali di tromboembolia e/o trombocitopenia. Quanto ai vaccinati si consiglia di consultare il medico in presenza dei seguenti sintomi: respiro affannoso, dolore toracico, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente. Si raccomanda il consulto medico anche in presenza di sintomi neurologici tra cui cefalea severa o persistente, visione offuscata oppure ecchimosi in una sede diversa da quella della vaccinazione dopo alcuni giorni.