Nuove gallerie Linea 1, terminata ieri la prima; Piscopo: “Momento bello ed emozionante”
Mar 31, 2021 - Andrea Peluso
La “talpa“, la macchina T.M.B. (tunnel borini machine), arriva finalmente a Poggioreale, terminando così il complesso scavo della prima delle due gallerie della Linea 1. Il progetto ancora in atto prevede la realizzazione di due gallerie affiancate, ciascuna di un binario, collegando le stazioni di Capodichino e Poggioreale. La due gallerie, di cui la prima completata ieri dalla macchina T.B.M, hanno entrambe lunghezza di 1 Km e un diametro di 6,80 m.
Ad assistere alla caduta dell’ultimo diaframma erano presenti il Vicesindaco Carmine Piscopo e gli assessori Alessandra Clemente e Marco Gaudini. Presente al momento della caduta anche Ennio Cascetta, il presidente di Metropolitana SpA. “Un momento molto bello ed emozionante, per la complessità ingegneristica, ma anche per l’insieme di opere che stanno andando avanti.” commenta in un’intervista il Vicesindaco Piscopo.
Nel gennaio 2020, la “talpa” fu consegnata al cantiere della stazione di Capodichino. Da quel momento passarono 5 mesi, fra diverse fasi di lavoro, tra cui quella di installazione e montaggio, prima che la macchina potesse esser calata nel pozzo ad una profondità di 40 metri. Nel mese di luglio dello stesso anno, poi, si ha l’avvio degli scavi, conclusosi ieri con l’arrivo della macchina a Poggioreale. Ora la “talpa” verrà rapidamente rimontata nel cantiere di Capodichino, pronta per ripartire con la realizzazione della seconda gallerie di collegamento della Linea 1. Prevista la data di termine di questa seconda galleria per la fine del 2021.
“Con oggi ci avviciniamo sempre più alla chiusura dell’anello tra Capodichino, Poggioreale e Garibaldi. I lavori stanno andando come programma. Abbiamo avuto dei ritardi in un anno molto difficile, legato ovviamente alla pandemia. Ma nulla si è fermato, stiamo andando avanti. – afferma il Vicesindaco – Insomma, sono delle opere che portano la città di Napoli davvero all’avanguardia a livello europeo.” conclude Piscopo nell’intervista.