Non solo Astrazeneca: l’Ema ha dovuto rispondere anche per i casi di trombosi riscontrati dopo il vaccino Johnson&Johnson. Nella conferenza di oggi, l’Agenzia Europea del Farmaco ha chiarito che gli eventi di trombosi legati ad Astrazeneca sono piuttosto rari rispetto alle dosi somministrate alla popolazione.
Questo vale anche per il vaccino Johnson&Johnson. Nei giorni scorsi erano stati riscontrati 3 casi di trombosi rare e anomale su 4,5 milioni di dosi somministrate. A riferire degli eventi anomali è stata Sabine Strauss, capo del Comitato per la farmacovigilanza Prac dell’Agenzia europea del farmaco.
A Sabine Strauss era stata infatti posta una domanda in merito agli eventi di coaguli di sangue che hanno seguito la somministrazione della dose del vaccino che in Italia arriverà a metà aprile. La conferenza si è tenuta proprio per rispondere a tutti i dubbi e le domande che la popolazione, ma anche gli organi di Governo, si stavano ponendo in merito, soprattutto, al vaccino Astrazeneca, ma anche ai casi di trombosi riscontrati con Johnson&Johnson.
In particolare, dopo la somministrazione del siero erano stati riscontrati casi di Cvst, trombosi del seno venoso cerebrale, e di trombosi della vena splancnica dell’addome, associati a bassi livelli di piastrine. Precisazioni necessarie, perché molte persone stavano rifiutando il vaccino dopo aver saputo che si trattava di Astrazeneca.