Andrea Crisanti, virologo presso l’Università di Padova, ha parlato a “Piazzapulita“, in onda su LA7, del massacrante stop and go imposto alla popolazione italiana, precisando che: “I Paesi che hanno fatto meglio sono quelli che hanno adottato un approccio di tolleranza zero al virus. Noi non abbiamo ancora capito qual è la strada per uscire da questa situazione.”.
Riguardo le riaperture di scuole e ristoranti nelle zone arancioni d’Italia, Crisanti ha evidenziato i rischi, proponendo anche soluzioni. Secondo il virologo, la strategia per riaprire in sicurezza è di tolleranza zero verso il virus: “Avevamo pochi morti morti al giorno dopo il primo lockdown, riaprire tutto tra aprile e maggio 2020 è stata una decisione scelle
rata: abbiamo perso l’occasione per controllare tutto quanto fatto nella prima ondata.“.
A proposito dei ristoranti, Crisanti dice: “Con questi dati non possono riaprire, a meno che non ci vadano i vaccinati o chi ha tampone negativo“.
L’allarme vale anche per le scuole: “Non sono tutte uguali, differiscono per numero di studenti e pendolarismo: ogni fattore ha un rischio associato.“, inoltre la variante inglese colpisce i giovani in modo diverso dal virus in circolazione fino allo scorso dicembre e questo è un dato inconfutabile: i bambini si infettano il 30% in più degli adulti. Continua il virologo: “Per le scuole userei i tamponi rapidi: ne abbiamo comprata una quantità spropositata, potremmo stratificare il rischio e capire quali istituti possono essere sicuri.“.
A conclusione, Crisanti conferma che il vaccino AstraZeneca è efficace e sicuro, infatti si colloca tra i più affidabili che abbiamo in Italia e, se c’è una fascia d’età tra i vaccinati più sensibile alla complicazione della trombosi, è meglio evitarla. Alla fine porta l’esempio del vaccino contro la polio: “Il vaccino della polio causava una complicazione gravissima in 1 caso su 500mila, ovvero la paralisi, eppure è stato usato perché i benefici erano molti di più rispetto al rischio.“.