Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta del venerdì, ha parlato del caso AstraZeneca e ha rivolto un appello al Premier Draghi.
Innanzitutto ha ribadito il problema comunicativo del caso AstraZeneca: “Questa è stata la settimana di AstraZeneca, dell’avventura di questo vaccino per il quale in Italia siamo stati capaci di creare un clima di confusione che ha gettato nello sconcerto tutti i nostri concittadini. A cominciare dalla comunicazione che viene fatta. Io continuo ad ascoltare una comunicazione demenziale di questo tipo: garantisce benefici superiori ai rischi. E ci mancherebbe altro. Come si possono comunicare in maniera così idiota le caratteristiche di un vaccino?”
“Sono emersi dei problemi valutati dall’Ema. Io credo che dobbiamo mantenere i nervi saldi. Per tutti coloro che lo hanno fatto non è successo assolutamente niente, parliamo di migliaia di persone del personale scolastico e molte fasce d’età. Potete stare tranquilli e ripetere il richiamo”.
“Il Governo ha deciso di destinarlo agli ultra 60enni per motivi di prudenza. Benissimo, andiamo avanti con loro ma con decisione, non ci facciamo trascinare in un clima d’angoscia che non ha motivo di esistere. Sono state inoculate milioni di dosi con ricadute negative in pochissimi casi. Se andassimo a valutare gli effetti collaterali del vaccino antinfluenzale forse saranno stati maggiori di quelli di AstraZeneca. Dobbiamo fare uso di ragione e andare avanti, senza farci condizionare la vita da timori che non hanno fondamento scientifico”.
“Nel frattempo la Regione ha raggiunto un primo traguardo di grande rilievo, abbiamo sforato la soglia di un milione di dosi di vaccino inoculate ai cittadini. Quasi il 40% hanno avuto anche la doppia dose quindi stiamo andando avanti in maniera importante. In Campania non abbiamo avuto problemi di particolare scorrettezza, non c’è stato nessun accordo con categorie professionali o scavalchi rispetto agli ultra 80enni. Siamo andati avanti con correttezza. Tuttavia, ancora oggi la Regione è quella che ha ricevuto la dose più bassa di vaccini in percentuale alla sua popolazione”.
“Abbiamo ricevuto il 22% di vaccini rispetto alla popolazione, ultima regione d’Italia. Ad oggi abbiamo 210 mila vaccini in meno, 9.000 in meno rispetto all’Emilia con meno abitanti, 250 mila in meno del Lazio, la metà di quelli della Lombardia”.
Poi si rivolge a Draghi: “Ieri ho ascoltato un grido di dolore e indignazione del Presidente del Consiglio, che condividiamo tutti quanti, rispetto a qualche 30enne che ha scavalcato un ultra 70enne nella vaccinazione. Bene, io con rispetto e parafrasando il grido di dolore di Draghi mi rivolgo al Presidente del Consiglio dicendogli: con quale coscienza si può togliere ai cittadini campani una quantità di 210 mila dosi di vaccino? Con quale coscienza il governo dà ogni anno a ogni cittadino campano 47 euro in meno nel riparto del fondo sanitario nazionale? Con quale coscienza il governo tollera il fatto che la Campania abbia 15 mila dipendenti in meno?”
“Mi auguro che questo mio grido di dolore sia accolto, così come, e mi rivolgo anche al Capo dello Stato, con quale coscienza si può accettare che in Italia si calpestato l’art 3 della Costituzione che impegna lo stato a rimuovere gli ostacoli di disuguaglianza che si frappongono fra tutti i cittadini? La coscienza deve funzionare sempre non a corrente alternata. Rivolgo questo mio appello con rispetto agli esponenti di Governo ma dico queste cose anche per dire ai cittadini che dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo con le risorse umane e finanziarie che abbiamo avuto a nostra disposizione. Non avrebbe fatto nessuno in Italia quello che abbiamo fatto noi in queste condizioni in un territorio difficile e tormentato”.