Le riaperture, e la campagna vaccinale, sono questi i concetti fondamentali trapelati dalle parole del Ministro della Salute, Roberto Speranza, in un’intervista a Repubblica – firmata Tommaso Ciriaco.
“Questa settimana arriveranno le prime dosi. Saranno 4-500 mila ad aprile. E 7,3 milioni nel trimestre al momento” – conferma Speranza parlando di Jonhson&Jonhson. Un vaccino che potrebbe dare una boccata d’ossigeno alla campagna vaccinale italiana vista l’unica dose da somministrare.
La priorità resta la categoria degli over, come già assicurato dal commissario Figliuolo. “Era già così. Nel piano che presentai il 2 dicembre al Parlamento era prevista la priorità assoluta per il personale sanitario impegnato in prima linea, per le Rsa e gli ultraottantenni. Modificammo i criteri quando AstraZeneca venne autorizzata solo per gli under 65, effetto della prima sperimentazione circoscritta ai più giovani. Dovevamo decidere se tenere le dosi in frigo o usarle. Scegliemmo di destinarle in particolare alla scuola“.
Un’ulteriore novità riguarda la somministrazione della seconda dose di Pfizer. Il richiamo potrà ora essere effettuato dopo 42 giorni, allungando quindi i tempi e dando più respiro alla gestione vaccinale. Per Speranza dunque, ora che i nuovi tasselli sembrano essere stati messi a posto, entro fine aprile verranno vaccinati gli over 80: “Poi credo che entro il trimestre – quindi entro fine giugno – si possono mettere in sicurezza tutti gli over 60, che sono altri 18 milioni circa“.
Tutto ovviamente dipenderà dai tempi di consegna dei vaccini e dalla disponibilità delle dosi. Se tutto però dovesse andare secondo i piani, il Ministro Speranza ipotizza le prime aperture (zone gialle) a maggio con l’augurio di poter vivere un’estate con molta più libertà ma sempre utilizzando le precauzioni necessarie.
“Però voglio essere chiaro, dobbiamo avere grande cautela e prudenza. Continuare con un percorso di gradualità, l’unico che ci consente di governare la curva e non vanificare i sacrifici fatti. Così potremo rilasciare progressivamente le misure restrittive“.