Rientro scolastico, il Ministro della Salute: “Elemento di rischio, ma il Governo ha fatto una scelta che difendo con forza”
Apr 12, 2021 - Andrea Peluso
“Siamo consapevoli che c’è un elemento di rischio con l’aumento dei movimenti, ma il Governo ha fatto una scelta che difendo con forza.” Sono le parole del Ministro della Salute Roberto Speranza, ospite al programma Rai3 “Che Tempo Che Fa”. Intervistato da Fabio Fazio, il Ministro ha affrontato il tema dell’imminente rientro scolastico in tutta la nazione. Un ‘sì‘ deciso quello che arriva dal Governo, proprio come sottolineato durante l’intervista.
“Grazie alle misure adottate abbiamo accumulato un piccolo tesoretto e deciso, a due mesi dalla fine dell’anno scolastico, di investirlo sulla scuola come architrave della società italiana che ha pagato un prezzo altissimo.” spiega infatti Speranza. Il reale problema del ritorno in classe, aggiunge poi il Ministro, non sarebbe creato dalle aule, ma dai “movimenti che si sviluppano intorno alla scuola”. Parola d’ordine del Ministro per il rientro scolastico è invece ‘gradualità’. Come spiegato da Speranza durante l’intervista, non bisogna accelerare il rientro scolastico per tutti gli studenti, bruciando le tappe. “La vicenda della Sardegna lo dimostra. Non dobbiamo bruciare le tappe per non vanificare gli sforzi fatti.”
Affrontato anche il tema dei vaccini per i quali, come sottolinea il Ministro della Salute, in Europa si paga lo scotto di non avere una produzione propria, autonoma e sufficiente. “Non abbiamo i vaccini di Stati Uniti e Gran Bretagna. La soluzione non era fare la guerra tra di noi, tra Italia e Germania, Italia contro Spagna o Germania.” afferma Speranza, aggiungendo che, nonostante gli errori nella negoziazione, “fare meglio non significa fare da soli”. “L’idea di comprarli insieme era un’idea giusta. Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori gare e le faremo tutti insieme.”
Arriva anche la fatidica domanda sul vaccino AstraZeneca, a cui Speranza risponde affermando che sia sicuro ed efficace. “Adesso i Paesi europei hanno deciso di utilizzarlo per chi ha più di 60 anni a seguito di alcuni episodi sulle donne, ma è valido. Ogni vaccino che abbiamo deve essere utilizzato.” Annunciato anche in diretta televisiva che per il personale scolastico che ha già effettuato la prima dose di AstraZeneca, riceverà anche la seconda. Inoltre, grazie ai fondi del Recovery, il Ministro ha spiegato che si ha l’intenzione di investire soprattutto sull’assistenza domiciliare. “Io voglio che l’Italia diventi il primo Paese per assistenza domiciliare.” afferma infatti durante l’intervista.