Ieri la tensione a Roma è salita alle stelle, più di 20mila persone davanti al Parlamento a protestare per le chiusure. Il movimento in questione, nato sui social, si chiama “Io Apro“. Ristoratori, commercianti e liberi professionisti che hanno chiesto a gran voce le riaperture. Il Governo Draghi tenta le riaperture per la fine del mese di aprile ma, al momento, non è stata presa alcuna decisione né è stata convocata la cabina di regia nel corso della quale verranno discusse le scelte da fare. Se si deciderà di riaprire, comunque, saranno fatte scelte selettive e ponderate.
Non ci sarà quindi un liberi tutti e la maggior parte delle attività che sono chiuse dovrà attendere maggio, come ribadito anche dal Ministro della Salute Speranza.
Il primo settore che dovrebbe riaprire i battenti è quello della ristorazione. Si potrà a tornare a pranzare fuori ma solo a determinate condizioni di sicurezza. Stessa cosa per cinema a teatri: il Ministro dei beni culturali Dario Franceschini punta ad un ampliamento della capienza prevista dai protocolli, attualmente ferma a 200 persone al chiuso e 400 per gli eventi all’aperto.
Anche il Ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini ha ribadito con sicurezza l’idea di riaprire tutto a maggio ma “dal 20 aprile ci sarà un punto in Consiglio dei ministri per valutare la possibilità, sulla base dei contagi e dell’andamento del piano vaccinale, di qualche segnale di apertura“.