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Napoli ricorda Giuseppe Salvia: una via per il vicedirettore del carcere di Poggioreale ucciso dalla camorra

Sono ormai trascorsi 40 anni dall’omicidio di Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere di Poggioreale, per mano della camorra. In occasione di questo triste anniversario, l’Amministrazione comunale di Napoli ha ricordato la storia di quest’uomo e ha deciso di dedicargli una strada.

UNA VIA PER GIUSEPPE SALVIA

A fare le veci del sindaco Luigi de Magistris, vi era l’Assessore Alessandra Clemente che spiega:

Oggi la casa circondariale porta il suo nome e ben presto ci sarà anche una via della nostra città. Abbiamo infatti approvato, in Commissione toponomastica, l’intitolazione a Giuseppe Salvia di una strada nei quartieri Vomero-Arenella, dove risiedeva, perché Salvia vive ancora. La scelta che l’ha fatto uccidere, al contempo l’ha reso immortale”.

Il 14 aprile del 1981, Salvia fu ucciso in un agguato sulla tangenziale di Napoli, proprio all’altezza dello svincolo dell’Arenella. Le successive indagini portarono a Raffaele Cutolo come mandante di quell’omicidio.  Anni dopo anche il figlio ha ricevuto delle minacce. Un funzionario e uomo di Stato ucciso dalla criminalità organizzata, come sottolineato dalla Clemente:

“Un uomo che nella sua vita ha scelto di schierarsi dalla parte dello Stato ed ha pagato quella scelta con la vita, ucciso dagli uomini di Cutolo per aver osato “sfidare” il boss. Quel giorno alcuni scelsero di cedere alla paura, scelsero la tranquillità, ma non Salvia, che perquisì personalmente Cutolo, attirandosi addosso le ire del boss e diventando un esempio per chiunque combatte la violenza e l’arroganza della camorra. Un esempio perché non ha ceduto, con tutta la sua integrità ed umanità, al sistema di potere e al potere che Cutolo rappresentava”.

Salvia

A proposito di scelte difficili, stamattina sarò alla cerimonia di commemorazione di un uomo che nella sua vita…

Pubblicato da Alessandra Clemente su Martedì 13 aprile 2021