Confesercenti, l’appello al Governo: “Riaprire per non richiudere mai più”
Apr 16, 2021 - Serena Palumbo
“Riaprire solo per non richiudere mai” così ha esordito Confesercenti Campania alla notizia della possibilità di un passaggio in zona arancione per la Regione Campania. Le chiusure di molte imprese commerciali o la limitazione delle loro attività a causa dello stato pandemico, ha oramai arrecato numerosi danni ai diretti interessati.
Copiose sono state infatti le azioni di protesta contro i provvedimenti restrittivi, che oramai da più di un anno costringono molte imprese a chiudere. A tal proposito si è espresso anche il Presidente Vincenzo Schiavo: «È una buona opportunità per diverse imprese, purché però si avvii una chiara programmazione in modo da non richiudere mai più, altrimenti il danno sarebbe maggiore. Confesercenti chiede infatti alle Istituzioni di governare questi processi con estrema trasparenza, senza essere leggeri».
Numerose infatti sono stati i provvedimenti del Governo, che hanno costretto molte imprese a effettuare un’attività altalenante, tra chiusure improvvise e aperture parziali. Proprio per questo Confesercenti chiede, con le dichiarazioni rilasciate, di far cessare questa precarietà e di consentire una apertura definitiva. L’associazione di categoria, che rappresenta imprese italiane del commercio, del turismo e dei servizi, rivolge un appello anche in merito al controllo epidemiologico: «Invochiamo una sempre più imponente campagna vaccinale, ma anche le opportune attività da parte del Governo, che ha il compito di prendere le misure adeguate per scongiurare assembramenti nei trasporti, nelle piazze e per strada, attraverso controlli mirati».
Ma Schiavone, anche delegato alle politiche del Mezzogiorno per Confesercenti, avanza altre richieste che garantiscano condizioni migliori per i commercianti: «Chiediamo di allungare da 5 a 15 anni il pagamento di debiti contratti nell’ultimo periodo e pensiamo sia doveroso sospendere per un anno il pagamento di fitti, utenze e tasse per le attività in crisi».