Tante sono le eccellenze in campo sanitario e medico nella nostra regione. Una di queste è sicuramente il Policlinico di Napoli, fucina di menti geniali.
Il Prof. Ciro Esposito, Direttore UOC Chirurgia Pediatrica Università degli Studi di Napoli Federico II AOU Policlinico e CEO della Società Europea di Laparoscopia Pediatrica (ESPES), da anni si occupa della cura e del recupero post-operatorio dei bambini.
– Prof. Esposito da quanto tempo e che studi ha effettuato per essere il primario della sua unità operativa?
Io sono primario della UOC di Chirurgia Pediatrica del Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Federico II dal 2017. Mi sono laureato presso la Federico II e durante il corso di studi ho effettuato uno stage negli USA a Washington DC presso l’NIH (National Institute of Health) per capirsi dove viene curato il Presidente degli Stati Uniti in caso di problemi di salute. Dopo la Laurea ho ottenuto un Dottorato di Ricerca in Chirurgia Pediatrica presso l’Università di Verona. In seguito ho ottenuto la specializzazione in Chirurgia Pediatrica e durante il periodo di specializzazione ho lavorato 2 anni a Marsiglia presso il Timone Children Hospital.
Ho ottenuto un Master in Chirurgia Pediatrica presso l’ Università di Parigi al Necker Children Hospital. Dal 1993 al 2007 ho lavorato in qualità di Professore di Chirurgia Pediatrica presso l’Università di Catanzaro. E dal 1993 al 2007 ho svolto la mia attività operatoria come visiting professor in varie parti del mondo: Vail (USA), Londra (UK), Leeds (UK), Parigi (Francia), Strasburgo (Francia), Marsiglia (Francia). Dal 1996, ormai da 25 anni, insegno Chirurgia Pediatrica preso l’IRCAD/EITS di Strasburgo, il centro leader in Europa per l’insegnamento della Chirurgia Laparoscopica e Robotica. Nel 2016 ho ottenuto l’abilitazione in Chirurgia Robotica. Dal 2017 sono Primario della Chirurgia Pediatrica del Policlinico Federico II.
– I bambini, il nostro futuro, le prevenzioni nel suo reparto in quest’anno di pandemia?
In realtà, si è dato molto risalto in questi 2 anni agli effetti della pandemia sulla popolazione sana, ma spesso si è sottovalutato il fatto che i pazienti pediatrici possono avere gravi problemi di salute anche per malformazioni congenite o per patologie acute e croniche.
Fortunatamente grazie al Direttore Generale della nostra Azienda l’avvocato Iervolino anche in periodo di Pandemia, siamo riusciti a lavorare, seguendo però delle rigide regole per l’accesso ai reparti di degenza. Attualmente per accedere ai reparti di degenza sia il bambino che la mamma devono portare un tampone molecolare negativo effettuato 48h prima e l’accesso ai reparti è vietato ai visitatori. Oltre al fatto che da gennaio tutto il personale medico e paramedico sono stati vaccinati. Negli ultimi mesi sono stati vaccinati presso la nostra Azienda Federico II, tutti i pazienti pediatrici fragili con patologie congenite o croniche.
– Ci racconta una sua giornata tipo?
Io solitamente arrivo al Policlinico alle 7.45. Alle 8.00 c’è in sala riunioni la riunione dello Staff Medico e delle caposale, dove su uno schermo 55 pollici uno specializzando fa un report sulla situazione dei pazienti ricoverati, mostrando eventualmente immagini ecografiche o radiografiche effettuate dai pazienti. Dopo di che alle 8.15 inizia l’attività clinica, parte del personale medico va in sala operatoria, alcuni si occupano del reparto, alcuni fanno ambulatorio, alcuni sono addetti alla realizzazione delle consulenze negli altri reparti della pediatria e della Neonatologia.
La nostra Chirurgia Pediatrica al Policlinico Federico II, ha 2 sale operatorie multimediali integrate OR1 dove grazie alla presenza di 5 maxi schermi gli interventi vengono effettuate utilizzando le tecnologie più avanzate 3D, HD, Laser, Laparoscopia, Toracoscopia e Chirurgia Robotica.
In genere io opero tutte le mattine e negli intervalli visito pazienti o faccio lezione agli AIF o agli studenti. In genere la mia giornata al Policlinico si conclude verso le 16.00.
– Quello che vorrei chiederle Egr. Prof. Esposito una sua operazione (intervento) che non dimenticherà mai?
Dopo 30 anni di attività ed oltre 10.000 interventi realizzati è difficile scegliere un solo intervento indimenticabile.
Personalmente sono molto affascinato dalla Chirurgia del giunto gastro-esofageo (ernia iatale, reflusso gastro esofageo ed acalasia esofagea) e dalla Urologia Pediatrica che attualmente realizziamo con l’ausilio del Robot Davinci.
Sicuramente la cosa che mi impressiona ancora dopo 30 anni, è vedere il recupero post-operatorio dei bambini che noi operiamo in laparosocopia, che stanno benissimo poche ore dopo l’intervento e spesso vanno via il giorno dopo l’intervento.
A tal proposito abbiamo messo appunto una tecnica endoscopica (PEPSIT) per correggere una patologia chiamata al fistola pilonidale. Prima, ma ancora adesso in molti centri, si utilizzava una tecnica demolitiva molto dolorosa per il bambino che richiedeva una lunga degenza e delle medicazioni per alcuni mesi, con la PEPSIT il bambino va a casa il giorno dopo l’intervento senza dolore. Lasciatemi dire che vedere guarire un bambino con una grave patologia dopo l’intervento è la più grande soddisfazione che un uomo possa avere nella vita. Credo di essere molto fortunato a poter fare questo lavoro.
– Nei master effettuati negli ultimi mesi riesce nonostante il COVID 19 ad avere un interscambio con i suoi colleghi europei?
A partire da Marzo 2020, dopo l’inizio della Pandemia si è intensificata in Chirurgia Pediatrica la formazione a distanza realizzando dei corsi di formazione chiamati Webinars.
A gennaio 2021 come CEO dell’ESPES ho organizzato insieme ai colleghi Svizzeri e del Necker Enfants Malades di Parigi un Master in Chirurgia Mini-Invasiva per i Chirurghi Pediatri Africani.
Negli anni scorsi il sottoscritto, come altri colleghi europei andavano in Africa o in altre Nazioni Europee per operare dei pazienti complessi, adesso che questo non è più possibile facciamo il tutoraggio via internet. Stiamo sviluppando una tecnologia chiamata telementoring che grazie all’utilizzo del 5G ci permette di guidare a distanza i Chirurghi Pediatri che operano dei pazienti anche a migliaia di Km di distanza.
Il Master di Chirurgia Pediatrica per i Chirurghi Africani è stato un successo con oltre 250 Iscritti. Il Master era completamente gratuito per i colleghi africani ed è stato realizzato con i fondi di un associazione benefica che si chiama il Festival della Diplomazia che voglio ancora ringraziare per la generosità.
– Dopo un anno di pandemia quali prospettive per il futuro?
Dopo un anno dall’inizio della pandemia, la medicina e la chirurgia sono cambiate, si va verso la smaterializzazione delle cartelle cliniche e di tutto quello che è cartaceo.
Le nuove tecnologie come la realtà virtuale, l’intelligenza artificiale, il telementoring ed il 5G e nel nostro campo la chirurgia laparoscopica, toracoscopica e robotica stanno prendendo il sopravvento.
Presso il nostro centro tutte queste tecnologie sono utilizzate routinariamente con immensi vantaggi per i bambini che operiamo. La nostra Chirurgia Pediatrica del Policlinico Federico II nel 2015 è stato nominata dalla SIVI centro di riferimento Nazionale per la Chirurgia Laparoscopica e mini-invasiva. Inoltre siamo nel centro-sud Italia l’unico centro di Robotica Pediatrica ormai attivo da 5 anni. Inoltre siamo un centro di formazione europeo per la Chirurgia Pediatrica, Mini-invasiva e Robotica ed ogni anno vengono da noi chirurghi pediatri da tutta europa a fare degli stages ed a formarsi presso la nostre sale operatorie. E non dimentichiamo che siamo a Napoli dove è tutto più difficile.