Il Direttore Generale dell’Asl Napoli 2 Nord, Antonio D’Amore, intervenuto alla trasmissione ‘Barba&Capelli’ su Radio Crc, ha fatto il punto sulla questione dei vaccini lamentando uno scarso livello di adesioni da parte degli over 60.
Queste le sue parole: “Siamo da 1 settimana a chiamare gli over 60 e le adesioni sono scarse. Abbiamo un target di 160 mila e hanno aderito 20 mila persone in piattaforma. Sono fasce che rientrano in età lavorativa e quindi ci sono anche problemi con gli orari”.
“Serve l’opzione volontaria extra piattaforma per capire. Stiamo vaccinando la metà delle persone potenziali. Questo è il tema che si riproporrà per la fascia 40-60 anni. Sul territorio alla fine apriremo 22 centri vaccinali e riusciremo a vaccinare oltre 10 mila persone al giorno ma, devono darmi vaccini e aprire la piattaforma. Israele ha vaccinato tutti perché ha aperto notte e giorno”.
Resta il problema del Comune di Marano, sprovvisto di un centro vaccinale spingendo i cittadini a recarsi a Quarto e Pozzuoli: “Abbiamo pianificato l’apertura dei centri e la programmazione è partita il 5 gennaio con i sindaci. Con alcuni c’è stata una disponibilità immediata, poi serve una gara per aprire uno spazio. Tra Marano e Quarto ci sarà stata probabilmente una disponibilità data in ritardo. Su 36 comuni del territorio non si possono aprire centri ovunque. Vorrei poter raggiungere tutti, a Marano potremmo fare delle giornate simboliche in cui ci avviciniamo”.
Complice anche la riluttanza nei confronti dei vaccini destinati agli over 60. Sul farmaco lanciato da AstraZeneca, così come quello prodotto da Johnson&Johnson, infatti, l’insorgenza di rari casi trombotici, ha scoraggiato la cittadinanza. D’Amore ha commentato: “Se c’è una giusta informazione e se la persona è informata si reca al centro vaccinale e non fa storie. Dobbiamo dire che i nostri operatori sanitari non possono essere ufficiali di polizia giudiziaria nei centri vaccinali”.
Intanto, l’Ema, così come per AstraZeneca, anche per il vaccino di Johnson&Johnson si è espressa a favore dell’utilizzo con la raccomandazione di destinarlo preferibilmente ai pazienti oltre i 60 anni. Si sottolinea che, a fronte di rari eventi avversi segnalati, i benefici del farmaco superano i rischi.