Una lite nata per un banale parcheggio è sfociata nella morte di Maurizio Cerrato, 61enne di Torre Annunziata, intervenuto per difendere sua figlia e che, come affermato da sua moglie Tania, merita giustizia. Intanto i cinque aggressori, che hanno aggredito e accoltellato l’uomo, sono stati identificati.
Non si placa il dolore dei familiari e soprattutto di sua figlia, testimone di questa tragica vicenda, che ha visto suo padre morire tra le sue braccia. Proprio lei ha raccontato in un post sul suo profilo Facebook: “Se mio padre si è fatto ammazzare è stato solo per difendere me, la luce dei suoi occhi”.
Sua moglie Tania, intervenuta a ‘La Vita in Diretta’, ha rivendicato il suo diritto di ottenere giustizia: “Devono fare le cose per bene. Non voglio avere fretta per poi vederli fuori dopo due giorni. Quello che voglio è avere la certezza che vengano presi tutti ma che dopo buttino le chiavi. Devono pagare realmente, non per finta, e per questo ho tanta pazienza”.
Poi scoppia in lacrime e dice: “Mia figlia lo ha visto morire davanti ai suoi occhi ed è una cosa che una ragazza di 20 anni non dimenticherà più. Lui l’ha guardata ed è andato via, questa cosa lei non la potrà mai superare. Abbiamo anche una bimba piccola, ha 7 anni e non lo accetta. Stiamo parlando di una persona che non butta una chewing gum per terra per non far morire gli uccellini”.