Mille gelsi per Carditello: una piantagione lunga 9 km per la Reggia borbonica
Apr 22, 2021 - Annalisa Romano
Piantagione Gelsi
Nella giornata dedicata alla terra, Carditello lancia la prima campagna di crowdfunding, dal nome “Mille gelsi per Carditello”. Il progetto di gelsicoltura è stato promosso dalla Fondazione Real Sito di Carditello, di cui il presidente Luigi Nicolais ha deciso di promuovere l’iniziativa ai fini di una piena riqualificazione del territorio.
Nuove piantine di gelsi, dunque, saranno impiantate. In quanto tali alberi erano tanto cari alla regina Maria Carolina. Il risultato finale al culmine dell’opera sarà un viale completamente alberato, sia nei boschi, sia nel vialetto che conduce alla Reggia borbonica. Tutti i donatori avranno la possibilità di donare un albero di gelso ad un bambino. In omaggio per loro ci saranno premi e kit ad esempio: esperienze con i pony, completini per camminatori sportivi e ciclisti, tutto in quantità limitata.
La piantagione di gelsi è inoltre benefica sia per una maggiore tutela dell’ambiente, sia per valorizzare e dare nuova vita attraverso questo itinerario, proprio a quell’area nel cuore verde della Campania Felix, che malauguratamente è ancora assai nota come Terra dei Fuochi.
“Abbiamo già impiantato un migliaio di piantine di gelsi – spiega il direttore Roberto Formato – iniziando a riqualificare il Sentiero dei gelsi, il percorso di circa 9 km che unisce la Reggia di Carditello alla stazione di Capua. Il progetto di crowdfunding si inserisce nel programma della Fondazione per il benessere psicofisico dei visitatori, a partire dalle persone fragili e dai bambini speciali che saranno coinvolti nelle attività, e la promozione degli itinerari che circondano il Real Sito di Carditello, da percorrere a piedi, in bici o in handbike. Il gelso ha rappresentato per secoli una risorsa di immenso valore per il territorio, poiché le sue foglie erano usate per alimentare il baco da seta, allevato già nell’antichità per produrre i preziosi tessuti dei Borbone. Oggi intendiamo rilanciare questa vocazione, riaffermando l’identità della nostra comunità anche in vista di nuove applicazioni, come quelle nel campo dell’alimentazione, della nutraceutica e della cosmetica”.
Per la valorizzazione del sito culturale borbonico, inoltre, la fondazione si è impegnata nel rilancio della fattoria. L’allevamento dei cavalli della pregiata razza dei Persano, la produzione di mozzarella e vini tipici locali, la coltivazione delle piante di gelso (gelsicoltura) e l’allevamento di bachi (bachicoltura), sono tra le principali attività a favore della natura. In aggiunta, con la collaborazione di Arpac e Regione Campania, nell’ambito della Carta di Carditello siglata dal ministro Sergio Costa, prendendo parte alla nuova campagna di monitoraggio ambientale.
“La Carta prevede l’istituzione dell’Osservatorio ambientale sulla Terra dei Fuochi, in un territorio a lungo vittima di sversamenti di rifiuti da parte della criminalità organizzata, oggi oggetto di attenzioni e progetti di tutela e sostenibilità. E non solo”.
Infine, una stazione di biomonitoraggio è stata attivata nella Reggia. Attraverso la quale, grazie al volo delle api che perlustrano costantemente un raggio d’azione di 7 km da Carditello, è possibile monitorare la presenza di metalli pesanti nell’aria, nell’acqua e nella vegetazione.