Allarme nei cieli italiani ieri mattina. Due caccia intercettori Eurofighter del 37° Stormo dell’Aeronautica Militare di Trapani, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo, hanno compiuto un intervento su ordine di decollo immediato pervenuto dal NATO Combined Air Operations Centre di Torrejon (Spagna) per intercettare e verificare un velivolo civile Pilatus PC6T, decollato dall’aeroporto svizzero di Buochs e diretto a Capodichino (NA), che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
Una volta raggiunto il velivolo in rotta, grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale “guida caccia” a terra dell’11° Gruppo DAMI del Comando Operazioni Aerospaziali, è stata effettuata la prevista procedura di “visual identification” (VID) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Dopo aver effettuato tutte le verifiche necessarie con gli enti del controllo del traffico aereo e ripristinati i contatti radio, i caccia hanno fatto rientro in base.
Sono quattro gli Stormi dotati di assetti Eurofighter che l’Aeronautica Militare impiega per il servizio di Difesa Aerea: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 37° Stormo di Trapani, il 51° Stormo di Istrana. Da marzo 2018 inoltre, nel sistema di Difesa Aerea sono stati integrati anche dagli F-35A del 32° Stormo di Amendola.
Il complesso sistema di difesa mediante il quale l’Aeronautica Militare assicura, senza soluzione di continuità, la sorveglianza dello spazio aereo nazionale è integrato, anche in tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO.