La variante indiana è presente anche nel nostro Paese: il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha annunciato che sono stati individuati i primi due casi di questa mutazione.
“In Veneto abbiamo registrato i primi due casi di variante indiana, all’Ulss Pedemontana di Bassano”, ha spiegato il presidente Zaia nel corso del punto stampa di oggi. “Si tratta di padre e figlia, rientrati probabilmente dall’India, per cui è stata confermata la variante indiana“.
A proposito dei due positivi individuati in Veneto, l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin ha spiegato che “sono in isolamento fiduciario a casa, con sintomi ma non gravi“. Luca Zaia ha inoltre spiegato che nella regione vi sono anche due casi in valutazione, per un’eventuale conferma che si tratti di variante indiana.
Al momento sappiamo ancora poco della mutazione del nuovo coronavirus contrassegnata come “variante indiana”. Si tratterebbe di una doppia mutazione, diversa dai ceppi già individuati in Europa come quello inglese e sudafricano. La variante è stata isolata nello stato di Maharashtra, quello più colpito dalla diffusione del covid. Rapidamente, poi, si è diffusa fino a colpire la capitale, Delhi.
Il rischio delle varianti è generalmente legato alla loro maggiore capacità di diffusione. Tuttavia, resta ancora da accertare se la nuova variante sia caratterizzata realmente da una maggior contagiosità, così come andrà analizzato l’impatto dei vaccini su di essa.