Il sottosegretario alla difesa, Giorgio Mulè, intervenuto alla trasmissione ‘Agorà’, ha affrontato la dibattuta tematica del coprifuoco preannunciando una probabile, oltre che imminente, abolizione.
Diverse sono state le pressioni effettuate sul Governo per fare in modo che effettuasse alcune modifiche alla misura del coprifuoco. Dalla Lega ad alcuni esponenti politici passando per alcuni virologi, molti hanno avanzato la proposta di estenderne i parametri, consentendo la circolazione anche dopo le 22:00.
Ciò per consentire di dare respiro soprattutto alle attività ristorative, ormai ferme o comunque limitate da mesi, che in tal modo avrebbero potuto accogliere i clienti fino a tarda sera. Lo stesso Presidente De Luca si era espresso a favore di una riapertura fino alle 23:00, consentendo il rientro a casa dei cittadini fino alle 23:30.
Mentre le Regioni e il comparto economico continuano a battersi su tale aspetto, si fa strada un simile orientamento anche da parte dei vertici. Se, con il nuovo decreto, la misura è rimasta invariata, ben presto quest’ultima potrebbe essere soggetta a radicali modifiche. Una direzione anticipata anche dal discorso del Premier che, nella conferenza del G20, ha annunciato la ripartenza del turismo che potrebbe essere limitata proprio dai ristretti orari di circolazione.
Un’ulteriore conferma è giunta dal sottosegretario Mulé che ha dichiarato: “Il famoso ‘tagliando’ verrà fatto per togliere, spero al più presto visto che le condizioni lo permettono, il coprifuoco. O almeno dovrebbe essere spostato più avanti. Io mi spingo a dire anche dopo le 23:00, a ridosso della mezzanotte. Così la finiamo con la sindrome da Cenerentola e siamo tutti più tranquilli”.
“Nel discorso di ieri del Presidente Draghi sul turismo, c’è già la chiave di dove si vuole andare. Andremo verso forme di accoglienza di turisti. Quindi se decidi di accogliere i turisti hai deciso che sei in sicurezza. Se il territorio è in sicurezza vuol dire che le forze di contenimento orario verranno meno. Entro la fine di maggio e l’inizio di giugno, dati permettendo, non c’è alcun dubbio che il coprifuoco va tolto. Ciò evitando le famose tre regole: assembramenti, mascherine e distanziamento personale. Nella nuova normalità sono cose che non verranno mai meno”.