Nel corso della riunione della World Trade Organization (organizzazione mondiale del commercio) si è discusso sui vaccini. In particolare, gli Usa si sono mostrati favorevoli alla revoca dei brevetti sui vaccini. Il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesu, ha affermato che la distribuzione dei vaccini è attualmente “un problema economico e morale del nostro tempo”. Molti paesi, infatti, non hanno la disponibilità economica per acquistare il vaccino dai colossi dell’economia mondiale. Tra questi l’India, che ha visto una crescita esponenziale ed improvvisa della curva epidemiologica. La mancanza di vaccini ha indubbiamente contribuito alla corsa della malattia.
Dunque, la revoca della proprietà intellettuale sui vaccini rappresenterebbe una vera svolta. Sarebbe permesso, così, ai paesi poveri di produrre i vaccini in casa, evitando i costi di importazione. Il presidente Joe Biden si è dimostrato disposto, nonostante tenga molto alla questione brevetti. Si ricorda che il protezionismo statunitense era una delle linee guida della politica di Trump. Come riporta l’Ansa, Pare che Katherine Tai, la rappresentante del commercio degli Stati Uniti, abbia detto “Si tratta di una crisi sanitaria mondiale, e le circostanze straordinarie della pandemia invocano misure straordinarie“.
Usa e revoca dei brevetti sui vaccini, le opinioni discordanti
Mentre la casa bianca è disposta a rinunciare ai brevetti, la Federazione Internazionale delle aziende farmaceutiche (Ifpma) ha commentato la scelta come “deludente”. L’istituzione ha poi aggiunto che la misura non è necessaria vista l’attuale distribuzione di vaccini nel mondo. La Francia si è ideologicamente schierata con l’Ifpma, chiedendo effettivamente donazioni in vaccini per i paesi poveri. Comunque sia, i negoziati sono già in corso, ma la decisione sarà presa nella prossima riunione che si terrà tra l’8 ed il 9 giugno.