Agli uomini ‘medici’, alle donne ‘signorine’: il cartello di protesta delle dottoresse
Mag 11, 2021 - Veronica Ronza
All’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, afferente all’Asl Napoli 2 Nord, sulle pareti spicca un cartello in cui si legge: “In questi ambulatori non esistono signorine ma le dottoresse”. Una delicata rivolta avviata dal personale femminile, stanco di non essere equiparato a quello maschile da chi rimarca, anche nella terminologia, un divario di genere che ancora oggi stenta a decollare.
Ospedale Frattamaggiore, il cartello di protesta delle dottoresse
Loro stesse raccontano che proprio in quegli stessi corridoi, mentre alle donne viene affibbiato l’appellativo di ‘signorina’, soltanto agli uomini si riserva il titolo di ‘dottore’ o ‘professore’. A parità di ruoli e titoli di studio, molti pazienti trovandosi davanti una donna in camice bianco si rivolgono a lei minimizzando la sua professione, a differenza di quanto avviene per il sesso opposto.
Di qui la silenziosa battaglia del gentil sesso, che ha espresso il desiderio di dire basta a tale logica maschilista all’interno di un cartello. In esso le dottoresse chiedono esplicitamente di essere riconosciute per il ruolo che rivestono all’interno dell’ambulatorio, non sottovalutandolo con appellativi che nulla hanno a che vedere con esso, così come accade per gli uomini.
Nessun paziente, infatti, si rivolge ai medici chiamandoli ‘signor’ e alcuni rimangono addirittura increduli quando scoprono di dover essere visitati da una donna. Segno del fatto che quel divario di genere, che continua a penalizzare le donne nel settore lavorativo, purtroppo continua ad esistere e lo si evince anche dai gesti e comportamenti più banali.