Il nuovo decreto, al vaglio del Governo e orientato verso nuove riaperture, quasi sicuramente non porterà all’abolizione del coprifuoco che, al massimo, sarà spostato alle 23:00 dal 24 maggio in poi.
Secondo le prime indiscrezioni, fornite da ‘Il Corriere della Sera’, ancora una volta il pressing di alcuni esponenti politici oltre che delle categorie economiche non ha dato gli effetti sperati. Anche nei prossimi mesi vigerà il limite di circolazione ma è quasi certo lo slittamento di un’ora, dalle 22:00 alle 23:00.
Il provvedimento sarà discusso nel Consiglio dei Ministri il prossimo 18 o 19 maggio e potrebbe entrare in vigore già dal successivo lunedì. Durante la seduta si toccheranno anche altre tematiche per decidere il da farsi sulle nuove aperture, relative a settori ormai bloccati da tempo.
Il Premier Draghi, nel corso del Question Time alla Camera, ha già preannunciato che la ripartenza dei matrimoni non sarà imminente: “I matrimoni sono un’occasione di socialità che può favorire la diffusione del contagio. Il Governo intende adottare un andamento graduale ed allentare le restrizioni a seconda dell’andamento epidemiologico e della campagna vaccinale. Il mio pensiero va alle coppie ma bisogna avere ancora un po’ di pazienza”.
Il via libera per il settore del wedding dovrebbe giungere verso il 15 giugno. Si decideranno anche le sorti dei centri commerciali che potrebbero riaprire anche nel weekend verso la fine di maggio. Bisognerà pronunciarsi anche sugli accessi ai ristoranti al chiuso, ai parchi tematici e alle piscine coperte. Quanto al turismo si sperimenteranno dei voli ‘covid-tested’.
Intanto potrebbero essere rivisti anche i parametri analizzati per decidere il colore delle Regioni. L’RT potrebbe assumere un ruolo marginale, dando maggior spazio al tasso di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva, oltre all’incidenza.