In questi giorni si è discusso molto sulla questione del cartello di denuncia affisso nell’hub vaccinale di Frattamaggiore. L’autrice del messaggio, la dottoressa Maria Ilaria Di Laora, nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia, ha spiegato: “Condividevo il laboratorio con un collega maschio e puntualmente salutavano lui come ‘dottore’ e me come ‘signorina’. È una questione sentita molto non solo nella nostra categoria, ma anche dalle donne di altri settori. Il problema è la discriminazione sessista alla base”.
Sulla questione si è dimostrato sensibile anche Antonio D’Amore, direttore generale Asl Napoli 2 Nord, dicendo: “Esistono ovunque dottoresse, ingegneri, architetti. Purtroppo vedere giovani donne con la loro professione appellate da titoli e apparenze dispiace. Bisogna combattere queste cose e come Asl abbiamo iniziato avviato una campagna di sensibilizzazione.”.
Inoltre, D’Amore si è soffermato sulla condizione del piano vaccinale: “Sono molto soddisfatto ma anche amareggiato perché siamo stati fermi da lunedì a mercoledì, in quanto i vaccini non sono arrivati nel numero previsto. Ieri siamo tornati nel nostro standard delle 10mila dosi, mentre nei giorni scorsi ci siamo fermati a 4mila sprecando risorse. Ringrazio infermieri, operatori sanitari e medici che dalle 8 stanno fino a tarda sera nei centri. Se le dosi non arrivano però questa macchina si ferma.”.