“Il limite del 50% di capienza sui mezzi di trasporto è oggi diventato insostenibile“, ha dichiarato il presidente dell’Eav Umberto de Gregorio.
“Si è riaperto tutto, scuole, negozi, uffici, bar, ristoranti, ritornano i turisti e si chiede di avere bus e treni al 50% di capienza. – ha continuato – Come sia matematicamente possibile nessuno lo spiega. Basta ipocrisia. Oppure saremo costretti a prendere misure drastiche le cui conseguenze cadranno sulle categorie più deboli“.
A causa della pandemia Covid-19 la capienza dei trasporti pubblici è stata ridotta al 40-50% per evitare il contatto tra gli utenti e il possibile contagio. Ciò ha inevitabilmente portato disagi a chi usufruisce del servizio e alla circolazione. Ad esempio l’ANM, a fronte della ridotta mobilità dei cittadini a causa delle restrizioni per il covid a dicembre decise di rimodulare i servizi di trasporto diminuendo le corse fino al 40%.
Il DPCM del 3 novembre 2020 ha disposto aggiornamenti delle misure di lotta al contagio per il Trasporto Pubblico locale ed adeguamenti dei posti offerti al pubblico, con coefficienti di riempimento dei mezzi non superiore al 50%.