Il CTS, Comitato Tecnico Scientifico, ha avviato una revisione delle linee guida delle Regioni relative alla ripresa di alcune attività, aggiungendo alcune raccomandazioni per ristoranti, palestre e matrimoni.
Stando a quanto reso noto dall’Adnkronos, per tutti i comparti, soprattutto soggetti alla rapida saturazione dei posti disponibili, e per i lavoratori impossibilitati al rispetto del distanziamento previsto, si raccomanda di certificare il possesso di almeno uno dei requisiti legati al green pass.
In tal senso, dunque, è necessario presentare almeno una delle seguenti attestazioni: avvenuta vaccinazione, guarigione dal covid o negatività al tampone effettuato 48 ore prima. In ogni caso i dipendenti dovranno sempre dotarsi dei dispositivi di protezione a meno che siano esonerati dall’obbligo a causa di patologie specifiche.
Con la ripresa delle attività ristorative al chiuso i tecnici del Cts hanno chiarito anche alcuni aspetti relativi alle norme da seguire. Ciò soprattutto in vista della ripartenza di matrimoni ed altri eventi, previsti dal 15 giugno in poi ad eccezione della Campania che intende anticiparne il via libera già verso fine maggio.
Il Cts precisa che, sia a pranzo che a cena, bisogna definire il numero massimo di presenze contemporanee, all’aperto ma soprattutto al chiuso. Questo andrà definito sulla base della capienza dei locali e dei ricambi d’aria possibili al fine di scongiurare il rischio di assembramento.
Quanto ai tavoli, al momento il limite di persone è fissato a 4, salvo eccezioni per i conviventi. Si raccomanda, inoltre, di rendere disponibili in più punti della struttura prodotti per l’igienizzazione delle mani oltre a preferire il sistema di prenotazione.
Riguardo l’obbligo di mascherina, invece, nonostante il protocollo stabilisca che può essere evitata qualora fosse garantito il distanziamento di almeno 1 metro, adesso gli esperti consigliano di tenerla sempre, tranne nei momenti in cui si mangia o si beve.
Lo stesso criterio relativo al numero massimo di presenze nel locale dovrà essere rispettato sia durante le cerimonie che presso gli stabilimenti balneari. Questi ultimi, infatti, pur afferenti a luoghi interamente all’aperto, devono organizzarsi in modo tale da non produrre affollamenti. Infine, palestre, piscine termali e centri benessere andrà impedito l’utilizzo delle docce. In più negli spogliatoi deve essere vietato il consumo di cibi.