Bassolino su Maresca: “Non è giusto candidarsi dove si esercitano funzioni”


Vorrei sottolineare che si vota tra il 15 settembre e il 15 ottobre, ma avremmo dovuto farlo molto prima, come accade in tanti luoghi del mondo. È indubbio che sarebbe stato meglio, a maggior ragione per i problemi della città, nei tempi previsti dalle leggi. Il consiglio comunale non riesce più a riunirsi, prima si dà parola ai cittadini, meglio è“. Così Antonio Bassolino, candidato sindaco per Napoli, intervenuto questa mattina durante la trasmissione Barba e Capelli, in onda ogni giorno dalle 7 alle 9 su radio Crc Targato Italia, condotta da Corrado Gabriele.

Noi abbiamo due problemi – ha sottolineato Bassolino – Il primo è la vita quotidiana. Bisogna stare attenti alle buche stradali, ai marciapiedi dissestati, alla frequenza degli autobus, ai giardini e a i parchi pubblici. Bisogna occuparsi della vita concreta delle persone. Solo in questo modo possiamo affermare meglio una visione della città. Per una Napoli che esca dalla pandemia, che si risollevi dalla crisi, sapendo guardare avanti. Utilizzando anche i fondi del Recovery e gli altri fondi europei“.

“Bisogna digitalizzare la pubblica amministrazione – ha lamentato il candidato sindaco – Non è possibile che nel 2021 per avere un certificato bisogna aspettare decine di giorni. Un’altra questione è quella del porto, ma anche il litorale, con tutte le coste, perché ricordiamo che il sindaco di Napoli è anche sindaco della città metropolitana. E poi c’è il grandissimo tema delle periferie che devono fare da cerniera. La periferia arriva a oltre 3 milioni di abitanti, con tanti problemi, ma anche tantissime risorse“, ha detto sicuro Bassolino.

Il candidato sindaco ha fatto anche una ricostruzione storica, sulla sua prima candidatura di Napoli: “Quando sono diventato sindaco, il comune era in dissesto, sostanziale e formale. Quando mi sono candidato – ha aggiunto Bassolino – sapevo cosa avrei trovato. E ho scelto di impegnarmi. Mi sono rimboccato le maniche e ho deciso di andare avanti. Oggi c’è un problema analogo. Il comune ha un debito enorme. Anche la macchina comunale è messa male. Ma io sono pronto“.

E poi il passaggio su una questione di cui tanto si sta parlando in questi giorni: “Devo ringraziare – ha sottolineato Bassolino – anche voi di radio Crc, oltre, naturalmente, all’arcivescovo Battaglia, perché sta ritornando in primo piano la vicenda dei bipiani di Ponticelli. È impensabile trasferire queste famiglie in altre strutture prefabbricate, quelle del terremoto del Molise e dell’Umbria, a Secondigliano“.

Non poteva mancare la domanda sull’ormai certa candidatura del sostituto procuratore generale, dopo l’aspettativa concessa dal Csm per motivi elettorali. “Con Maresca ci confronteremo in campagna elettorale. Sottolineo solo – ha lamentato Bassolino – che prima o poi, il Parlamento debba affrontare un tema generale che riguarda tanti casi. Io penso che non è giusto che la persona ‘x’ o ‘y’ si possa candidare, nella città o nella circoscrizione dove si esercitano delicate funzioni, e parlo in generale. Con Maresca, ripeto, ci confronteremo presto e spero, inoltre, che venga delineato al più presto il quadro generale delle candidature“.

Voglio essere il sindaco di tutti i napoletani – ha ribadito Bassolino che ha poi si è anche tolto qualche sassolino dalle scarpe – Molti dirigenti del Pd, il partito che ho contribuito a fondare, non mi hanno dato fiducia. Non hanno neanche voluto e saputo gioire per me. Io ce l’ho fatta da solo, assoluzione dopo assoluzione. Le persone sanno che so fare il sindaco.  Oggi giro quartiere per quartiere. Tra poco sarò ad Agnano, ieri sono stato al Vomero, ma sono stato a Ponticelli, a San Giovanni. Andrò via per via. E parlerò con i cittadini, ascolterò e andremo avanti tutti insieme“, ha concluso Antonio Bassolino.


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