Il Sindacato Medici Italiani ha denunciato un episodio di violenza ai danni di un medico di famiglia di Volla, in provincia di Napoli, aggredito verbalmente e fisicamente da due persone.

Medico di Volla aggredito da due pazienti

L’uomo si trovava presso il suo ambulatorio quando due pazienti, marito e moglie, hanno fatto il loro ingresso pretendendo un’esenzione che non era prevista per quella specifica patologia. Di qui la furia dei due che hanno iniziato prima ad insultare il medico per poi aggredirlo fisicamente. Per placare gli animi è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

Un episodio che si aggiunge a quelli più volte denunciati dall’associazione ‘Nessuno Tocchi Ippocrate’ che vedono sempre più di frequente medici e infermieri alle prese con veri e propri attacchi gratuiti. Ciò nonostante i notevoli sforzi fatti per assicurare l’assistenza ai malati e, allo stesso tempo, gestire l’emergenza covid.

Luigi De Lucia, Segretario Regionale Campania del Sindacato Medici Italiani, ha commentato: “Non possiamo stare più in silenzio sul ripetersi di episodi di violenza contro i medici di famiglia che nella pandemia sono stati esposti a grandi rischi, pagando in molti casi con la vita il loro impegno professionale sul campo”.

“Questa ennesima aggressione conferma una tendenza che da tempo descrive i medici di famiglia come nullafacenti, che non hanno voglia di lavorare, arrivando finanche a dipingerli come coloro che non risponderebbero alle telefonate dei loro pazienti. Niente di vero! La campagna di denigrazione contro i medici, invece, contribuisce ad alimentare reazioni rabbiose dei pazienti come quelle avvenute a Volla”.

Secondo il segretario regionale bisogna ripristinare un clima di fiducia oltre a dover denunciare episodi del genere per garantire la tutela dei medici e dell’intero comparto sanitario: “Occorre un impegno delle istituzioni di prossimità per permettere che la professione medica venga esercitata con amore e passione verso i pazienti. Non bastano solo le leggi a tutelare dalle violenze i medici e gli esercenti delle professioni sanitarie ma occorrono misure aggiuntive di tutela e protezione per tutti i medici e sanitari”.