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Festa del 2 giugno, de Magistris: “Napoli ha bisogno di unità”

La cerimonia dell’alzabandiera per il 75° anniversario della Repubblica italiana si è svolta oggi 2 giugno in piazza Plebiscito a Napoli, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine e per il secondo anno consecutivo nel rispetto delle misure anti-covid. Per l’occasione hanno partecipato anche alcuni alunni delle scuole elementari muniti di bandierine tricolori, mentre i cittadini erano disposti intorno alla piazza per assistere alla cerimonia. Dopo l’inno di Mameli, il prefetto Marco Valentini ha letto il messaggio, indirizzato ai colleghi, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo poi ai presenti di osservare un minuto di silenzio “per ricordare e onorare” le vittime della pandemia.

Presenti, oltre a Valentini e al sindaco Luigi de Magistris, anche l’arcivescovo don Mimmo Battaglia, il sottosegretario al ministero dell’Interno Carlo Sibilia, il presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero, e i parlamentari Valeria Valente, Sandro Ruotolo e Vincenzo Presutto.

LA CERIMONIA DEL 2 GIUGNO IN PIAZZA PLEBISCITO

Viviamo un momento particolare in cui l’agognata normalità deve ritornare” – ha dichiarato alla stampa il sottosegretario Carlo Sibilia – “Ma oggi il mio pensiero è quello di tutto il Governo, e va alle tante vittime e alle loro famiglie. I nostri migliori alleati oggi sono i vaccini, sono 35 milioni gli italiani che hanno avuto la prima dose e 12 milioni coloro che hanno completato il percorso vaccinale. Oggi la Festa della Repubblica è anche il momento per rinnovare la nostra riconoscenza alle forze civili, alle forze dell’ordine, ai sanitari grazie ai quali possiamo raccontare una nuova storia

Dobbiamo ricordarci che i valori fondanti di una Repubblica sono la solidarietà, l’uguaglianza, la giustizia sociale, i diritti” – ha spiegato il sindaco Luigi de Magistris – “Nella pandemia abbiamo capito cosa significa non avere diritti, da chi non si è potuto curare a chi ha perso il lavoro. Bisogna ripartire dalla Costituzione e dai valori repubblicani. Sono fiducioso in una ripartenza più durevole dell’anno scorso, perché il piano vaccinale mondiale inizia a produrre effetti e si vede dai reparti degli ospedali che si svuotano”.

E non manca un cenno anche alle prossime elezioni comunali: “Sarà una campagna elettorale tutta da scrivere, sbaglia chi dice che ci sarà ballottaggio tra Manfredi e Maresca, nelle campagne si vota la persona, il quadro è molto frastagliato e molto dipenderà dalla capacità dei candidati. Si voterà ad ottobre e la campagna è ancora lunga. Come si può vedere i patti che si fondano a Roma e che si consumano al bar, non vuol dire che diventano vittoria e successo a prescindere. Ma la campagna elettorale produce anche veleni, tossine, gente che pensa solo a sé stessa. Chi ha a cuore la città deve invece unirsi, perchè Napoli ha bisogno di unità, non di rancori.