Piera Maggio sbotta: “Denise è mamma? Un po’ di rispetto, saltare dalla sedia così non è bello”
Giu 17, 2021 - Veronica Ronza
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A seguito delle nuove testimonianze sul caso Pipitone, Piera Maggio, madre della bimba scomparsa 17 anni fa, ha lanciato un appello chiedendo rispetto e cautela a proposito delle ultime indiscrezioni emerse, secondo le quali Denise sarebbe diventata mamma.
Piera Maggio: “Denise mamma? Chiedo cautela e rispetto”
Tutto è partito dal racconto dell’ex pm Maria Angioni, che si è occupata del caso Denise fino al 2005 per poi proseguire informalmente le indagini negli anni seguenti. Proprio lei ha sostenuto di avere la certezza che Denise fosse viva, ignara del fatto che qualcuno la stesse cercando e serena col suo compagno e la loro bambina.
Pista smentita poco dopo da Milo Infante, conduttore del programma ‘Ore 24’, che ha rivelato: “Lo so che la verità a volte è meno bella della fantasia. Ma quella che oggi qualcuno vorrebbe fosse Denise, in realtà è una ragazza tunisina di 26 anni, nata a Mazara, cugina dell’ex compagno di Jessica Pulizzi e padre della sua bambina. Oggi vive a Nizza col marito e la figlia. Peraltro anche lei nata a Mazara. Ore 14 ha intervistato una sua amica, che la conosce da 11 anni. Per avere questo riscontro a noi sono bastati 20 minuti”.
Di qui lo sfogo di Piera Maggio intervenuta nell’ultima puntata di ‘Chi l’ha visto’: “Io capisco la buona fede di tutti però invito alla cautela, alla calma. Cerchiamo di non fare confusione in rete, di non allarmare perché non è bello sentirmi dire così davanti alla tv che Denise è mamma, io sarei nonna e tutte queste cose. Capisco la buona volontà però un po’ di rispetto per noi genitori. Non è possibile andare incontro a questo”.
“Ciò non significa che le segnalazioni non devono essere fatte ma chiediamo che vengano fatti degli accertamenti prima di esporsi così davanti alla tv in modo così plateale. Valutiamo prima se siamo sulla strada giusta o meno sennò creiamo confusione non solo a chi ascolta ma soprattutto a noi genitori. Saltare dalla sedia così non è bello. Menomale che abbiamo intrapreso la strada della cautela, della riservatezza più assoluta. Vorrei che questo venga fatto anche dagli altri”.
“Io credo nella buona fede della dott.ssa Angioni però deve sapere che io ho visto tante bambine somiglianti a Denise. Voglio dire di mantenere un po’ di cautela su questo perché è un ulteriore stress che viene dato a me stessa. Una segnalazione del genere ha un valore diverso, prende una forma più corposa detto da un magistrato che ha lavorato nell’indagine.
Forse molti dimenticano che noi siamo i primi a cercare Denise. Per noi è come se fosse stato ieri il rapimento di Denise non 17 anni fa. Siamo noi i primi a volere la verità e che tutto finisca dall’oggi al domani. Se chiediamo cautela è per attutire quell’ulteriore dolore che ci viene infondato in modo così forte”.