I procuratori della DDA in sinergia con la Questura di Napoli hanno disposto sei fermi per alcuni esponenti del clan Abbinante di Scampia, compreso il reggente, in quanto avrebbero pianificato la morte di un uomo designato come l’amante della moglie di un detenuto a loro affiliato. A renderlo noto è l’Ansa.
La vittima, secondo quanto ricostruito dagli agenti, sarebbe stata attirata con l’inganno in una zona isolata, tra le campagne di Marano ed Arzano, per poi essere uccisa e seppellita. La Squadra Mobile, diretta da Alfredo Fabbrocini, e la DDA, hanno deciso di intervenire nel momento in cui hanno scoperto che proprio in quell’area era già stata scavata la fossa per nascondere il cadavere.
Il tutto a causa di un forte avvicinamento tra l’uomo e una donna già sposata con un detenuto affiliato al clan. La sua morte sarebbe già stata pianificata nel dettaglio ma l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato la tragedia. Gli investigatori sono riusciti a risalire alle intenzioni del clan nell’ambito di un’altra attività.
Oltre a fermare i mandanti e quelli che avrebbero eseguito materialmente l’assassinio hanno disposto il fermo anche per un sesto soggetto. Si tratta di una personalità di spicco del clan che è stata contestata non per il tentato omicidio ma per l’associazione a delinquere.
Soltanto poche settimane prima, i poliziotti della squadra mobile di Napoli avevano eseguito 5 fermi nei confronti di vari componenti della famiglia Abbinante.