Nel contesto del revisionismo storico anche le nuove generazioni fanno la loro parte: questo è il caso di Andrea Castiello, un ragazzo della scuola Raffaele Viviani di Pollena Trocchia, che per la sua tesina di terza media ha affrontato la storia del Regno delle Due Sicilie. Nel suo elaborato Andrea ha portato alla luce i primati dell’epoca per esprimere il suo amore verso Napoli, come spiega nell’introduzione: “Il Regno rimarrà sempre nel cuore di tutti i sudisti e napoletani, ma anche nella memoria, con le favolose opere come il San Carlo, la Reggia di Caserta e Piazza del Plebiscito.“.
Il caso di Andrea può sembrare uno come un altro, ma in realtà la sua particolarità consiste nel vedere un ragazzo della sua età, appena adolescente, appassionarsi ad un tema così tradizionale e significativo, spesso trattato a scuola con leggerezza.
Per farci raccontare la sua esperienza, abbiamo intervistato Andrea con sua madre Cira, membro del Movimento neoborbonico, che era presente durante l’esame. Cira ci ha spiegato: “Secondo me, Andrea non ha avuto lo spazio che meritava.”, riferendosi al fatto che i professori si sarebbero dimostrati un po’ frettolosi e superficiali riguardo l’argomento trattato nella tesina. Ha continuato dicendo: “Andrea avrebbe voluto esprimersi di più, ma non ha potuto esporre tutto. I professori si sono giustificati dicendo che non c’era abbastanza tempo, ma la verità è che Andrea non è riuscito a parlare nemmeno nei 15 minuti che gli spettavano.“.
Cira ha interpretato questo comportamento non come una censura, ma piuttosto come un metodo per dare più spazio a chi meritava la lode: “Non è stato per l’argomento in sé, secondo me. Forse hanno voluto dare più spazio ai ragazzi che concorrevano per la lode, eppure c’è chi ha portato argomenti più superficiali ricevendo un maggiore apprezzamento.“. Invece, rispetto all’argomento di Andrea pare ci sia stato il silenzio, nessun commento o interessamento: “Tutto taceva. Andrea veniva interrotto spesso per saltare delle parti, come si dice a Napoli: è stato arronzato!“.
Subito dopo l’esame, Cira ha chiamato la coordinatrice degli insegnanti per dei chiarimenti in quanto tanti ragazzi avrebbero ricevuto l’applauso finale, mentre Andrea no, nonostante il suo ottimo lavoro e la passione dimostrata per l’argomento. Ma gli apprezzamenti non si sono fatti attendere dal gruppo neoborbonico: “Andrea ha avuto soddisfazione da persone che hanno capito l’argomento della tesina. E dopo la mia telefonata sono arrivati anche i commenti dei professori per complimentarsi, ma bisognava farlo all’esame.“.
Pare che durante l’anno il ragazzo abbia fatto una ricerca sulla Questione meridionale servendosi proprio di un articolo di Vesuvio live. Cira ci ha tenuto a precisare: “Sono rari i ragazzi che provano questo amore verso la propria città o che si interessano al Movimento neoborbonico. Gli abbiamo trasmesso questa passione in quanto, non avendo i mezzi per viaggiare, siamo turisti della nostra città. Io e mio marito siamo molto orgogliosi dei nostri figli, due ragazzi studiosi e che amano Napoli.“.
Anche Andrea ha voluto dire la sua, ribadendo in parte i concetti che Cira ci aveva già esposto: “Avrei voluto parlare di più delle opere, volevo continuare soprattutto sulla Reggia di Caserta: mi ero impegnato molto per impararne bene la storia e le caratteristiche artistiche, ma purtroppo mi hanno detto di saltarla.“. In più, il ragazzo ci ha spiegato che mentre esponeva l’elaborato non si sentiva sotto pressione o ansioso, anzi era calmo: “Anche quando mi dicevano di saltare degli argomenti ho cercato di essere paziente e di non prendermela.“.
La conclusione di Andrea è questa: “Forse i professori non hanno capito l’impegno e la passione che ci ho messo nella tesina, e nemmeno il fatto che ero tranquillo perché avevo studiato bene. In ogni caso, sono molto contento di essere stato apprezzato dai neoborbonici e di essere stato chiamato per quest’intervista.“.
Ieri Andrea ha scoperto il suo voto finale: un bell’8, che però non rispecchia quello a cui aspirava. A detta della madre l’esame non è stato equo, in quanto ad Andrea non è stato dato modo di esprimersi come dovuto: “Purtroppo ovunque esistono i favoritismi, a prescindere da qualsiasi orientamento politico.“.
Ci teniamo, in ogni caso, a fare un grande in bocca al lupo ad Andrea che sicuramente riuscirà a spiccare in futuro.