De Luca sulle mascherine: “Dibattito totalmente idiota. Tenendole verranno i turisti”
Giu 22, 2021 - Veronica Ronza
Il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della presentazione dell’edizione 2021 di ‘Napoli Città libro’, ha sottolineato lo sforzo della Regione che, a sua detta, avrebbe evitato per la città di Napoli lo stesso destino di alcune realtà sudamericane, povere di cultura.
De Luca: “Senza la Regione Napoli avrebbe avuto lo stesso destino delle città sudamericane”
Queste le sue parole: “Questa è un’iniziativa che arricchisce la città di Napoli e la Campania. Senza queste cose Napoli città forse avrebbe avuto in questo decennio lo stesso destino di alcune città sudamericane. Abbiamo evitato che questo accadesse tenendo viva l’iniziativa culturale e facendo in modo che le principali istituzioni culturali non chiudessero i battenti a cominciare dal Teatro San Carlo. Senza la Regione avrebbe chiuso i battenti”.
“Abbiamo dato respiro, difeso il carattere di grande capitale d’Europa di Napoli come abbiamo fatto anche su altri piani: legalità e contrasto delle mille forme di micro-delinquenza che attraversano la nostra capitale. Questo evento rientra in questa cornice. Ci sarà anche un capitolo dedicato alla sanità. Ospiteremo Crisanti, ci sarà il capitolo vaccini e sorveglianza”.
Il Governatore è tornato sulla questione dell’obbligo di mascherina: “Questo evento segnerà anche l’apertura della nostra società che non è impedita dall’uso responsabile della mascherina. Ho assistito in queste ore a un dibattito demenziale. Si pensa che abbandonare la mascherina sia come completare lo sbarco in Normandia o conquistare la Costituzione democratica. Un dibattito totalmente idiota. La mascherina serve a proteggere sé stessi e le proprie famiglie. Ho ascoltato qualcuno dire che senza la mascherina verranno i turisti in allegria. A me pare esattamente il contrario. I turisti arrivano quando c’è una società responsabile non scapigliata e perduta nella movida irresponsabile che ci porterebbe e ci porterà a un nuovo calvario nel mese di ottobre”.
“Se potrò verrò a seguire questo dibattito ma mi piace già il titolo. Mi pare estremamente equilibrato soprattutto a Napoli dove in queste ultime settimane, anche per un messaggio comunicativo totalmente squinternato da parte del Governo e del Ministero della Salute e dei 300 interlocutori che parlano a ruota libera sul covid, c’è stato un rallentamento nella campagna di vaccini. In particolare a Napoli città dovremmo fare tutti quanti una battaglia per sollecitare a completare perlomeno le prime dosi”.
“Sarà un Festival ricco che durerà negli anni e mi auguro diventi uno degli eventi più interessanti del nostro Paese. Dovrà aiutarci in una crescita civile, recuperare quel divario che ancora registriamo nella diffusione dei libri tra noi e qualche realtà del Nord. Dobbiamo favorire la crescita della cultura, della coscienza critica, del parlare informandosi prima delle cose di cui si parla. Ormai abbiamo una diffusione quasi generale di questa convinzione che ognuno può parlare sentendosi esonerato dal dovere di conoscere le cose di cui parla. Questa è l’Italia di oggi”.