L’Ecdc, Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha sottolineato il rischio di assistere ad un’avanzata della variante Delta entro la fine dell’estate.
Tramite una nota aggiornata, sul rischio rappresentato dalle varianti del covid, l’Ente ha reso noto che: “Sulla base delle prove disponibili, la variante di preoccupazione (VOC) SARS-CoV-2 Delta (B.1.617.2) è del 40-60% più trasmissibile rispetto alla VOC Alpha (Β.1.1.7) e può essere associata a rischio di ricovero”.
“Inoltre, ci sono prove rispetto al fatto che coloro che hanno ricevuto solo la prima dose di vaccino sono meno protetti contro l’infezione con la variante Delta rispetto ad altre varianti, indipendentemente dal tipo di vaccino. Tuttavia, la vaccinazione completa fornisce una protezione quasi equivalente contro la variante Delta”.
Sulla base dei dati a disposizione e della maggior trasmissibilità che caratterizza tale mutazione, l’Ecdc è giunto ad una preoccupante considerazione: “Si prevede che il 70% delle nuove infezioni da SARS-CoV-2 sarà dovuto a questa variante nell’UE/SEE entro l’inizio di agosto e il 90% delle infezioni entro la fine del Agosto”.
Stando alle previsioni degli esperti, l’abbandono della quasi totalità delle misure restrittive potrebbe peggiorare la situazione: “Gli scenari di modellazione indicano che qualsiasi allentamento durante i mesi estivi del rigore delle misure non farmaceutiche che erano in atto nell’UE/SEE all’inizio di giugno, potrebbe portare a un rapido e significativo aumento dei casi giornalieri in tutte le fasce d’età, con un aumento associato dei ricoveri ospedalieri , e decessi, che potrebbero raggiungere gli stessi livelli dell’autunno del 2020 se non verranno prese misure aggiuntive”.
Intanto, il ceppo indiano continua a mutare dando vita a nuove varianti. Tra queste la cosiddetta ‘Delta Plus’ che è già stata rilevata in diversi Paesi e sembrerebbe essere ancor più trasmissibile della mutazione originaria.