Ancora una volta, spuntano nuovi elementi nelle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone. Nel corso del servizio andato in onda ieri sera durante la puntata di “Chi l’ha visto?”, il programma di Federica Sciarelli, sono emersi alcuni dettagli importanti su Jessica Pulizzi. Pare, infatti, che la donna abbia dato agli inquirenti un numero di telefono che non utilizzava da un mese.
L’ex procuratore di Mazzara del Vallo, Antonio Di Pisa, ha infatti definito le due donne “terribili”: “Madre e figlia sono due donne terribili. La figlia l’ha vista al processo, era impassibile. Come se la cosa non le riguardasse. La madre pure, l’ha vista quell’intervista. Sono due donne capaci di tutto secondo me“.
L’utenza che Jessica ha rilasciato il giorno dopo il rapimento di Denise risulta essere inutilizzato dal 3 Agosto 2004. Alla domanda degli inquirenti, durante il processo, la donna dice di non ricordare il motivo per cui avesse dato proprio quel numero inutilizzato: “Era un mio numero, ricordavo quello ed ho dato quello. Quello nuovo non lo ricordavo, penso.”
Oltre questo, Jessica ha ammesso di aver detto una bugia. Agli inquirenti aveva inizialmente detto di essere stata a casa tutta la mattina, facendo anche i nomi dei suoi vicini che avrebbero dovuto testimoniare per lei. In realtà, la donna era uscita.
La madre del suo fidanzato del momento, l’avrebbe infatti vista mangiare al mercatino rionale di Mazzara, due traverse più avanti di Via Domenico La Bruna. L’elemento inquietante è la corrispondenza degli orari: pare che Jessica sia stata vista lì proprio pochi minuti prima della scomparsa della piccola Denise.
Il fidanzato di Jessica, figlio della donna che l’aveva avvistata, ha fatto una dura dichiarazione. Ha affermato che Jessica si era rivelata estroversa, falsa, ipocrita, bugiarda, dopo un primo periodo in cui si era mostrata dolce. Inoltre è stata rianalizzata una registrazione della procura di Mazzara.
Una microspia in casa di Anna Corona, madre di Jessica, ha registrato una conversazione tra Jessica e sua sorella più piccola. La maggiore avrebbe detto alla sorella cosa dire alla polizia e di non aver paura. Nel 2005, infatti, Jessica è stata arrestata, ma non per il caso Denise: aveva tenuto nascosto il tirapugni con cui un altro suo fidanzato avrebbe ucciso un uomo 27enne.
Dopo aver patteggiato, la ragazza è potuta ritornare alla sua vita, e cinque anni dopo è stata assolta. Sembrava così aver chiuso il capitolo della sua vita riguardante la sorellastra Denise Pipitone, ma ora una nuova pista è stata aperta.