Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenuto a ‘Radio Crc’, ha affrontato nuovamente la questione dell’obbligo di mascherina, probabilmente esteso in Campania per volontà del Presidente di Regione, Vincenzo De Luca.
Innanzitutto sul rallentamento delle adesioni alla campagna vaccinale, soprattutto nella città di Napoli, ha dichiarato: “Questa non è una buona notizia. Continuo a ritenere che noi cittadini ci dobbiamo affidare alle valutazioni della comunità scientifica. Là la voce è unanime: bisogna vaccinarsi. Anche perché è in atto una corsa contro il tempo nei confronti di queste varianti, soprattutto la Delta che si sta diffondendo rapidamente”.
“Detto questo ci aspettiamo una maggiore trasparenza ed efficacia nella comunicazione, un’uniformità nelle condotte nazionali. Condotte contraddittorie e addirittura conflittuali tra Stato e Regioni non aiutano e alimentano le giuste perplessità dei cittadini. Sono preoccupazioni che ognuno di noi ha. Auguriamoci che non ci sia un rallentamento non solo nelle adesioni ma anche nelle forniture. Questo può produrre effetti molto gravi sul contagio verso settembre e ottobre. Dovremmo arrivare per fine settembre al 70/80% di persone vaccinate per evitare di rivivere quell’incubo già vissuto lo scorso settembre”.
Quanto alla volontà del Presidente De Luca di scavalcare il provvedimento nazionale relativo all’abolizione dell’obbligo di mascherina, ha detto: “Se le misure in materia di pandemia debbono essere decise dal Governo, che deve garantire autorevolezza e uniformità di applicazione sul territorio nazionale, per quanto mi riguarda dal 28 cessa l’obbligo dell’uso delle mascherine all’aperto se non nei casi previsti dal Ministro Speranza. Quell’ordinanza va applicata”.
Sull’orientamento del Governatore: “Credo che sia solamente un modo per dare fiato ai polmoni per far vedere che uno vuole esistere comunque. Non ci sono le condizioni affinché nella nostra Regione, a 40 gradi e con questo numero di contagi così ridotto, si debbano usare le mascherine all’aperto. Qualora ci fosse una decisione contraria da parte del Presidente della Regione Campania sono certo che il Governo non potrà che mettere in campo ogni azione per interrompere una manifesta violazione di un provvedimento messo in atto in tema di pandemia”.