Il governatore Vincenzo De Luca continua a ribadire l’importanza di vaccinarsi. Il rischio, dovuto alle mutazioni del virus, è infatti dietro l’angolo e secondo il presidente della Campania in autunno potrebbe incombere nuovamente il lockdown. Un quadro non roseo che porta De Luca a fare un appello ai giovani affinché si vaccinino.
“Avevamo preparato un’organizzazione dei centri vaccinali straordinaria. L’obiettivo era immunizzare Napoli a inizio luglio, gli hub sono lì ma non abbiamo i cittadini ed è veramente un peccato e un atto di irresponsabilità anche perché la variante delta aggredisce chi ha fatto la prima dose e a maggior ragione chi non l’ha fatta. Colgo l’occasione per sollecitare i ragazzi, siamo a fine giugno, chi si vaccina con Pfizer ora può andarsi a fare le ferie tranquillo ad agosto perché la seconda dose è a fine luglio. Se non ci vacciniamo, altrimenti avremo un mese di ottobre che sarà un inferno. Non ha funzionato una comunicazione nazionale demenziale, poi ci sarò una componente di scarso spirito civico, furbizia ma il punto di svolta è stato determinato da quello. Poi in Campania non ci hanno mandato i vaccini e abbiamo dovuto chiudere gli hub“.
Il governatore ha lanciato più di una frecciata a Figliuolo e Speranza invitandoli a dimettersi:
“Qualcuno glielo dovrebbe ricordare che il commissario al Covid è lui, quindi in questi casi o si dimette il commissario o il ministro della Salute, o preferibilmente si dimettono tutti e due e se ne vanno a casa, che sarebbe la cosa migliore. Non ha funzionato la distribuzione di vaccini“.
E ancora:
“Rischiamo di avere un autunno preoccupante, mi auguro che i nostri cittadini si fermino a riflettere e compino atti di responsabilità. In Campania bisogna tenere la mascherina sempre, è una doppia idiozia dire te la porti in tasca. Che significa te la metti quando ci sono assembramenti? Quando va nelle vie dello shopping, sul lungomare… Questa cosa è diventata una battaglia di civiltà, imbecille è chi ha tolto un elemento di protezione. A Napoli già la metà non metteva la mascherina, mancava solo che rendessimo non obbligatorio l’uso. Ma abbiamo visto al Nord, rave party, gente che va a ballare, centinaia di ragazzi. Come siamo felici, che bella libertà abbiamo conquistato. Questi andranno a finire in terapia intensiva fra poco. E questo è quello che dobbiamo evitare“.