Il ‘Sole 24 Ore’ ha diffuso la classifica relativa alla qualità della vita nel 2021 misurando il grado di ‘vivibilità’ delle principali province italiane, comprendendo la città di Napoli. L’analisi contempla il livello di benessere di tre differenti target: bambini, giovani e anziani.
La valutazione si basa su una serie di indicatori che influenzano la qualità della vita. A ciascuna provincia è stato attribuito un punteggio tra 0 e 1.000 per ogni parametro. La classifica finale è stata elaborata in base alla media di tutti i punteggi sommati.
Per quanto riguarda i bambini fino ai 10 anni, a livello generale la città più vivibile risulta essere Cagliari, con un punteggio di 546,3. Al 107esimo ed ultimo posto, invece, c’è Foggia con un punteggio di 290. Anche Napoli non ottiene un buon risultato collocandosi al centesimo posto.
Il capoluogo partenopeo è valutato negativamente per i seguenti parametri: posti disponibili in asilo nido, scuole accessibili, scuole con palestra e piscina, verde attrezzato e spazio abitativo. Soprattutto relativamente a quest’ultimo punto Napoli detiene l’ultimo posto in Italia. Punteggi migliori, invece, riguardano il tasso di fecondità delle donne e il numero di pediatri attivi: per tali indicatori conquista rispettivamente la 13esima e la 16esima posizione a livello nazionale.
Migliora di poco il punteggio generale relativo alla qualità della vita dei giovani napoletani, compresi nella fascia d’età che va dai 18 ai 35 anni. Per tale categoria, infatti, Napoli si piazza al 103esimo posto, finendo sempre in fondo alla classifica nazionale. Per il tasso di disoccupazione giovanile la città partenopea si colloca al settimo posto.
A vivere meglio, ma non benissimo, sono gli anziani: per gli over 65 Napoli conquista il 71esimo posto. La città, tuttavia, non raggiunge un buon punteggio per presenza di biblioteche, speranza di vita a 65 anni e mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso.