Il presidente Draghi ha sospeso il Cashback a partire dal 30 giugno: lo ha annunciato ieri sera durante la cabina di regia a Palazzo Chigi, e ha spiegato che la sospensione sarà valida per i prossimi sei mesi. A riportare la notizia è Open.
Il Cashback fu integrato dall’ex presidente Conte per spronare le persone ad utilizzare la moneta elettronica e prevede un rimborso fino al 10% delle spese fatte tramite bancomat o carte di credito, con un tetto di € 150 ogni sei mesi e 50 pagamenti effettuati. Per coloro che effettuano più operazioni si prevede un superpremio € 1.500.
Cashback, il presidente Draghi sospende i rimborsi
Il provvedimento sarebbe dovuto durare tre trimestri, fino a giugno 2022. In particolare si è visto che nel primo semestre in cui il Cashback è stato integrato, i partecipanti sono stati 9 milioni, con un peso di 4,7 miliardi sul bienni 2021-2022. Per questo motivo Draghi avrebbe deciso di non rinnovare il Cashback, che scade domani 30 giugno e che sarebbe dovuto proseguire fino a metà del 2022.
Stando ai monitoraggi dell’app Io, le transazioni contavano 7,85 milioni di utenti, a cui spetta un rimborso massimo di € 150 erogati entro 60 giorni. Lo scontrino medio è di € 35,60, a seguire le transizioni di acquisti che vanno dai 25 ai 50 euro, e la percentuale più bassa riguarda le transizioni da € 300.
All’inizio del mese si è registrato il fenomeno dei furbetti del Cashback, coloro che accumulavano transizioni anche di basso costo per scalare la classifica e ottenere il rimborso. A denunciare questo fenomeno sono stati gli esercenti: in particolare alcune persone, per fare benzina, effettuavano più operazioni da pochi euro e che costringevano i titolari a pagare più commissioni sulla carta di credito.
Importante l’intervento del ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha annullato le transazioni effettuate a poca distanza e per gli importi bassi inviando un messaggio tramite l’app Io.