Sardegna, rinvenuti tesori di Pompei nel mare: ultima testimonianza prima della sua fine


Rinvenute in acque sarde due anfore in terracotta del I secolo d.C. – tipo dressel 2-4 – di fabbricazione pompeiana.

Sono state recuperate nelle acque antistanti l’area archeologica di Nora dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale, con il supporto dei Subacquei e della Motovedetta CC 821 “Cortellessa” di Cagliari, durante dei controlli straordinari ai siti archeologici sommersi.

Davanti a Capitana nel Golfo di Cagliari, invece, è stato ritrovato un cannone-mitragliera polivalente di fabbricazione italiana, Breda 20/65 Mod. 1935, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale.

Anfore di Pompei, ultima testimonianza

I reperti recuperati, sono in fase di studio da parte dei funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari. Le anfore di Pompei costituiscono un’ultima testimonianza prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., delle rotte commerciali tra l’area pompeiana e la Sardegna.

Molto probabilmente le anfore della città alle falde del Vesuvio contenevano olio o vino dei suoi pregiati vigneti. Le attività sono state condotte sotto la costante supervisione e in collaborazione con funzionari e tecnici responsabili di archeologia subacquea della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari.


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