Pompei, Ex Polverificio Borbonico: 9 tonnellate di marijuana in una piantagione di oltre 2mila metri quadri. 18mila piante sequestrate e distrutte
I Carabinieri della Stazione di Pompei hanno rinvenuto e sequestrato un’estesa coltivazione di marijuana, illecitamente avviata in un fondo demaniale, attualmente acquisito dal Parco Archeologico di Pompei.
I Carabinieri, nel corso dei quotidiani servizi di controllo del territorio, hanno focalizzato la propria attenzione sull’area, da cui proveniva l’intenso ed inconfondibile odore di marijuana, accertando la presenza di un ingresso abusivo. Mediante servizi di osservazione, anche con l’ausilio di droni, i Carabinieri hanno accertato la presenza di una fiorente coltivazione di marijuana, che si estendeva su un’area di 2.000 m2 ricadente tra l’ex polverificio borbonico e il locale Centro Commerciale “La Cartiera”, adeguatamente irrigata mediante sistemi automatizzati di pompaggio che attingevano direttamente dal vicino fiume Sarno.
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, ignoti si sono illecitamente impossessati dell’estesa porzione di terreno demaniale, impiantandovi una coltivazione illecita, protetta alla vista dall’esterno da una fitta vegetazione selvatica ed accessibile esclusivamente mediante un angusto cunicolo ricavato nel muro di cinta dell’edificio di origine borbonica.
Nonostante le accortezze adottate, i Carabinieri sono riusciti a loro volta a penetrare nella coltivazione ed a monitorarla dall’alto con l’ausilio di droni sino all’intervento odierno.
Nel corso delle attività, sono state sequestrate 18.000 piante di marijuana, sottratte al mercato illecito degli stupefacenti, per complessive 9 tonnellate di peso oltre a materiale per la coltivazione ed il confezionamento.
“Ringraziamo le forze dell’ordine per l’eccellente lavoro effettuato contro queste operazioni criminali. – dichiara il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel – L’intervento dei Carabinieri è di fondamentale sostegno ai progetti di sviluppo che il parco sta portando avanti per la riqualificazione di tutta l’area. Proprio in questi giorni è stata avviata una procedura per affidare importanti lavori di riqualificazione del verde, finalizzati alla riapertura al pubblico di parte del complesso come parco. L’ impegno del parco archeologico di Pompei, attraverso i progetti messi in campo è quello di trasformare quanto finora è stato sfruttato in maniera illegittima in un bene di tutti e restituire alla comunità e alle famiglie un grande spazio verde urbano, pubblico e accessibile, evitando che si verifichino ancora episodi del genere.”