Scuola in presenza, Sileri: “Saremo pronti per fine agosto. Nessun obbligo di vaccino”


La scuola in presenza è un nodo ancora difficile da districare per l’inizio del prossimo anno scolastico. Da un anno e mezzo a questa parte i ragazzi e gli insegnanti stanno seguendo la scuola in Dad e se, all’inizio della pandemia era un’ottima alternativa, con il passare del tempo è diventata sempre più un peso.

Tante sono le associazioni che in questi mesi si sono battute e dichiarate “no dad“, rimarcando il pericolo di crollo dell’educazione per gli studenti. Il Governo è al lavoro per far sì che la scuola e l’università ripartano in presenza e nella maniera più sicura possibile. Il sottosegretario alla salute, Pierpaolo Sileri, ha rassicurato – a RaiNews24 – che l’Italia non si farà trovare impreparata.

Andrà organizzato un attento monitoraggio con tamponi, test rapidi, test salivari per i bambini più piccoli. Servirà essere pronti, diversamente dallo scorso anno, con un’ampia capacità diagnostica. Non dobbiamo e non saremo impreparati su questo.

All’università sarà più facile, perché i ragazzi possono vaccinarsi. Sotto i 12 anni la distanza e la mascherina saranno il presidio fondamentale. Dai 16 anni in su c’è un’adesione maggiore alla vaccinazione. Sono più preoccupato tra i 12 e 15 anni, c’è un certa discussione, animosa in certi gruppi per la vaccinazione in questa fascia di età

Sull’obbligo di vaccino per gli insegnanti, Sileri è stato molto chiaro: “L’insegnante non è personale sanitario, non serve un obbligo. Avere l’85% di adesione oggi è una buona percentuale, che crescerà, ma non sarà mai il 100%. Potremo arrivare anche al 95%, ma ci sarà sempre una percentuale che non si vaccina“.


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