Oggi, anche in Campania, ha avuto luogo la protesta promossa da Coldiretti per segnalare l’emergenza cinghiali, che mette a rischio raccolti, allevamenti, persone.
Davanti al palazzo della Regione in via Santa Lucia a Napoli e poi di fronte alle prefetture di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, Coldiretti è scesa in piazza anche in Campania per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sull’emergenza cinghiali. A riportare la notizia è un servizio di Daniele Guido Gessa del TGR Campania.
Si tratta di animali che non solo invadono e distruggono i campi, ma causano anche incidenti stradali. In Italia nel 2020 se ne verifica uno ogni 48 ore, con 16 vittime e 215 feriti. I cinghiali arrivano anche nel cuore delle città, mettendo a rischio la sicurezza delle persone e causando danni all’agricoltura, alle recinzioni, alle strutture, alle colture. I cinghiali sono in grado di camminare e razziare per 40 km al giorno, dunque a poco servono reti elettrificate e altre soluzioni tecnologiche.
Da Napoli e da tutte le città, è arrivata una richiesta: subito un piano straordinario tra ministeri e regioni, province e comuni per uscire da questa situazione di emergenza. Gennarino Masiello, Presidente Coldiretti Campania, afferma la necessità di mettere in campo una forza comune: “Bisogna contenere l’allarme cinghiali, che è diventato un tema delicato non solo per gli agricoltori e i nostri raccolti, ma anche per la società e per i cittadini”.
L’emergenza Covid ha ridotto per mesi la presenza dell’uomo all’aperto, per cui si è verificato un aumento del 15% delle invasioni dei cinghiali nelle città e campagne da Nord a Sud. Ciò emerge dalla stima di Coldiretti in occasione della protesta di agricoltori, cittadini e istituzioni in tutta Italia.
Come riportato sul sito ufficiale della Coldiretti, diverse forze politiche sono scese in campo in tutta Italia a sostegno della mobilitazione della Coldiretti per difendere agricoltori e cittadini dall’assedio di 2,3 milioni di cinghiali.
“I branchi – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone“.
C’è infatti chi si è ritrovato un cinghiale in piscina, chi li ha incrociati in mare e anche chi li ha fotografati mentre si riposano su un materasso abbandonato accanto ai bidoni della spazzatura.
I rischi dell’emergenza cinghiali: dalla perdita della biodiversità alla diffusione della Psa
Inoltre, viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in prestigiose aree naturalistiche con la perdita di biodiversità animale e vegetale. Non bisogna però dimenticare il pericolo della diffusione di malattie evidenziato dallo stesso Piano di sorveglianza e prevenzione per il 2021 pubblicato dal ministero della Salute.
I cinghiali infatti hanno una responsabilità fondamentale per la diffusione della Peste Suina Africana (Psa), e dunque una delle misure necessarie in Italia è la gestione numerica della popolazione di questi animali. La Coldiretti chiede inoltre, che le Regioni si coordinino strettamente con lo Stato e operino risolutamente con il fine di attuare le misure previste per il controllo e il contenimento dei cinghiali.