E’ di ieri la notizia della condanna a 10 anni per i due ragazzi maggiorenni che, la notte tra l’1 e il 2 gennaio scorso, insieme ad altri ragazzi avrebbero e derubato un rider a Napoli. Secondo gli avvocati dei colpevoli, la pena sarebbe troppo severa e “costringere” a 10 anni di carcere due ragazzi così giovani sarebbe un rischio per lo sviluppo della personalità.
Di altro appunto è invece Gianni, la vittima di questa storia. Quella sera era per strada a fare il suo lavoro quando venne accerchiato e aggredito da una banda di ragazzi. Il video dell’aggressione – ripreso da un balcone con un telefonino – fece subito il giro del web e indignò tutti.
Dopo quell’episodio infatti fu tanto il clamore e la solidarietà della gente, prima per permettergli di riacquistare un motorino utile per il proprio lavoro e poi per offrirgli il lavoro che aveva sempre svolto in precedenza, il macellaio.
Sull’esito della condanna è intervenuto lo stesso Gianni in diretta telefonica a TeleVomero nella trasmissione autogestita da Europa Verde con il Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli.
“Giustizia è fatta. Mi rivolgo a tutti ragazzi che vivono realtà difficili: usate il cervello e pensate a quello che fate, vi rovinate la vita così. Un pensiero va ai miei ex colleghi rider: svolgono il lavoro nonostante le difficoltà ed i pericoli, questo dimostra la loro voglia di lavorare onestamente e di mettersi in gioco“.