La variante Delta del covid è diventata un grosso rischio per i paesi europei, soprattutto per la Francia. I numeri parlano chiaro: nel giro di poche settimane i casi sono aumentati a dismisura, passando dagli 800 della scorsa settimana agli oltre 4mila dei giorni scorsi.
La variante Delta del coronavirus rappresenta circa il 50% delle contaminazioni in Francia e a confermarlo è stato lo stesso ministro della salute francese Olivier Véran. Se il numero di morti resta relativamente basso, sulla 20ina ogni giorno, a preoccupare sono quelli legati alle ospedalizzazioni.
Secondo i dati raccolti da “Our world in Data”, con l’ultimo aggiornamento relativo a 16 ore fa e in base alla media di 7 giorni, In Francia al 4 luglio 2021 sono 1.178 le persone ricoverate in terapia intensiva (in Italia la media degli ultimi giorni è 150). Numeri che hanno preoccupato il Governo che ha deciso di muoversi di conseguenza.
Obbligo di vaccinazione per il personale sanitario dal prossimo settembre e di mostrare il pass sanitario esteso già da inizio agosto per entrare in caffè, ristoranti, centri commerciali, come anche aerei, treni, pullman di lunga percorrenza e strutture mediche della Francia: sono questi i principali annunci del presidente francese Emmanuel Macron.
“Se non agiamo da oggi il numero di casi continuerà ad aumentare fortemente e darà vita a ricoveri in aumento dal mese di agosto“, ha detto Macron alla sua Nazione. La decisone del governo di imporre restrizioni ai non vaccinati ha provocato subito un boom nelle prenotazioni per immunizzarsi. In totale, 926mila persone si sono prenotate per il vaccino anti-Covid, il 65% di loro è sotto i 35 anni.
Un pugno di ferro che ha spaventato i cittadini francesi. E’ servito ritornare a numeri altissimi per far sì che il Governo prendesse posizione, e in più sono servite le “minacce” per convincere i cittadini titubanti alla vaccinazione.
Un po’ quello che sta succedendo in Italia o che potrebbe succedere a breve. Dopo i festeggiamenti per la vittoria della Nazionale agli Europei, c’è stato il bagno di folla per i calciatori, con il Governo e le forze dell’ordine che hanno dato il via libera. Una scelta che potrebbe rivelarsi sciagurata, così come potrebbe andare tutto liscio come l’olio. Gli esperti dicono che si dovranno aspettare circa 7 giorni per capire se i numeri aumenteranno o meno.
Quello che è quasi sicuro è che anche l’Italia si muoverà solamente in caso di numeri rischiosi, si vedrà prima gli altri paesi come hanno intenzione di muoversi e poi si prenderà un provvedimento. Anche questa potrebbe rivelarsi una scelta rischiosa, voler toccare quasi il fondo per decidere se risalire a galla o meno.