Ospedale di Nola, intervento al cuore con tecnica innovativa su una donna incinta


Nola – Oggi, martedì 20 luglio, presso la divisione di cardiologia dell’Ospedale di Nola diretta dal dottor Luigi Caliendo, è stato eseguito un intervento innovativo su una donna incinta: una procedura di ablazione di tachicardia sopraventricolare senza l’utilizzo di radiazioni ionizzanti.

Le radiazioni in questione, infatti, possono essere dannose per il feto. L’intervento, eseguito dall’equipe dell’unità operativa di elettrofisiologia coordinata dal dottor Carmine Muto, ha avuto successo.

La paziente in questione, A.C., ha 33 anni ed è residente a Giugliano di Napoli. La giovane era affetta da tachicardia reciprocante nodale, una patologia che richiedeva la somministrazione di farmaci in urgenza che servivano solo a tenere sotto controllo le crisi del momento, ma non erano in grado di proteggerla a lungo. La paziente infatti era costretta spesso ad andare al pronto soccorso.

I medici, sebbene la situazione richiedesse un intervento rapido, hanno comunque cercato in tutti i modi di prevenire danni al feto, decidendo così di sperimentare questa tecnica innovativa. Dato che la terapia farmacologica a lungo termine può essere dannosa per il bambino nel grembo materno, i medici l’hanno evitata, preferendo la procedura di ablazione.

Solitamente le ablazioni vengono eseguite con l’utilizzo di radiazioni al sistema di mappaggio elettroanatomico. Questo agevola il posizionamento e la movimentazione dei cateteri all’interno della camera cardiaca. Tuttavia il dottor Mario Volpicelli, con la dottoressa Antonietta Laezza e i Cps, infermieri di sala Francesco Iovino e Amalia Tiglio dell’Ospedale di Nola, sono riusciti ad evitare l’uso di radiazioni grazie a questo nuovo sistema di mappaggio elettroanatomico, proteggendo la madre e il figlio da eventuali problemi.


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