Inaugurazione Maradona senza Napoli, Sgambati: “ADL fa problemi anche a offrire un caffè. Se potessi cambierei presidente”
Lug 21, 2021 - Martina Napolano
Dopo la morte di Maradona, il Comune, insieme al Presidente della Commissione allo Sport, Carmine Sgambati, gli ha dedicato lo stadio, ma non c’è stata ancora alcuna inaugurazione. Ed è proprio di questo argomento che Carmine Sgambati è intervenuto a Radio Marte, nel corso della trasmissione ‘Si gonfia la rete’ di Raffaele Auriemma.
L’inaugurazione è prevista per il 29 luglio, ma ci sono stati dei problemi con la società prima di poter decidere di regalare ai tifosi la possibilità di assistere all’evento senza la presenza di squadra e società. Queste le sue parole: “Situazione della celebrazione per Maradona? Noi abbiamo fatto una riunione con la dirigenza del Napoli programmando di fare una cosa insieme alla squadra e ai calciatori ma le nostre indicazioni non coincidevano con quelle del presidente. Questo ci ha creato grande difficoltà. Quindi inaugureremo lo stadio anche senza l’assenso della squadra e dei giocatori“.
“Napoli non avvisato? Non è vero proprio. Quasi un mese fa, io personalmente insieme all’assessore Borriello e a Formisano e ai rappresentanti apicali della squadra abbiamo avuto una lunga riunione in sala tribuna d’onore e abbiamo prospettato tutte le possibilità per fare una cosa insieme. Ma quando ci viene detto che ci sono difficoltà per trovare gli steward o per offrire un caffè alle autorità allora facciamo da soli. I tifosi devono essere omaggiati nel ricordare il loro eroe sportivo. A me non sembra una cosa logica ma chiaramente non mi sembra nemmeno logico non inaugurare la statua Maradona“.
Secondo Carmine Sgambati, la società e il presidente del Napoli non avevano interesse a partecipare all’inaugurazione dello Stadio Maradona: “Il Napoli questa cosa non la voleva fare, il presidente nemmeno. Non conosco la motivazione ma ci ha creato mille difficoltà, voleva invitare le persone 5 ore prima per misurare la febbre, ha creato problemi sul pagamento degli steward, su quali scuole invitare. Ha messo in mezzo mille cose. Noi allora invitiamo le autorità, i bambini delle scuole e inauguriamo la statua di Maradona“.
Una situazione che potrebbe portare ad uno strappo definitivo tra la società Napoli e il Comune: “Io spero che con il nuovo sindaco si possa dialogare in modo più coerente con questa dirigenza. Io ho avuto sempre grossi contrasti con il presidente, speriamo che con il nuovo sindaco si possano appianare le divergenze. Il problema è il sindaco? Io posso incidere nella millesima parte, cambiare il presidente del Napoli non è nelle mie possibilità, ma se potessi, cercherei di cambiarlo. Il Comune ha fatto il possibile per dialogare con il Napoli. Ho assistito a cose inaudite e posso assicurare che Comune, sindaco e assessori si sono sempre comportati nella maniera più logica possibile. Ma abbiamo sempre trovato un muro di gomma e situazioni anomale”.